Covid-19, indicazioni e chiarimenti per Mmg con un paziente sospetto

Cosa fare in caso di paziente sospetto

lunedì 24 febbraio 2020

Doctor 33

Regioni chiuse fino al 1° marzo per coronavirus e medici in fibrillazione. Serrate scuole, nidi ed atenei ad esclusione dei corsi per gli specializzandi delle professioni sanitarie anche in Piemonte Friuli VG, Emilia Romagna. In Lombardia e Veneto niente corsi professionali, ad esclusione dei corsi per gli specializzandi delle professioni sanitarie. Sospesi eventi sportivi, museali, cinematografici, manifestazioni, fiere. Coprifuoco dalle 18 alle 6 del mattino per bar, locali notturni ed esercizi di intrattenimento; chiusi pure, sabato e domenica, gli esercizi dei centri commerciali ad eccezione dei punti di vendita di generi alimentari. Gli individui venuti da altre zone di contagio devono comunicarlo all'Asl dove si trovano, e sono destinati all'isolamento domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva: misurazione della temperatura 2 volte al giorno, eventuale visita medica periodica. Per i professionisti del Servizio sanitario il Ministero della Salute ha emesso una circolare di "nuove indicazioni e chiarimenti" che detta le regole per visitare potenziali infetti. Non chiarisce del tutto che fare se il paziente sospetto si presenta in studio, ma impone visite con dispositivi di protezione e percorsi che proteggano gli utenti in sala d'attesa.

Sul territorio - Si parte dal caso sospetto, è definito così un paziente sintomatico (febbre >37,5°, mal di gola, rinorrea, difficoltà respiratorie) che abbia avuto contatti con contagiato, o una storia di viaggi in Cina, o abbia transitato per gli ospedali che hanno assistito pazienti Covid-19, ovvero abbia chiesto ad un ospedale di essere assistito per una forma respiratoria acuta, come avvenuto per il paziente 1 di Codogno. Il medico di famiglia contattato al telefono deve raccogliere le informazioni anagrafiche e sconsigliare a venire in studio o recarsi in Pronto soccorso. Si può concordare la segnalazione al 112 o ai numeri regionali attivati per le emergenze. I pazienti vanno accolti solo in setting ed orari dedicati. Si può programmare la visita domiciliare. Ma attenzione. Nel visitare un "sospetto" occorre dotarsi di mascherine, guanti, occhialini, camice monouso; disinfettare o far disinfettare le superfici con ipoclorito di sodio 0,1%, dopo pulizia con un detergente neutro; smaltire i rifiuti come materiale infetto categoria B (UN3291); lavarsi le mani dopo aver toccato sangue, fluidi corporei (droplet), e sempre tra paziente e paziente.

La scheda Fimmg - I sindacati medici hanno già arricchito i contenuti della circolare, la Fimmg ha spedito agli iscritti una scheda di raccolta dati per ogni paziente sintomatico di affezioni delle vie respiratorie. Si valuta telefonicamente se viene da zone a rischio, o se è stato esposto a casi sospetti e chi è stato in contatto con lui, se ci sono risposte affermative a questi "se" si passa allo step successivo annotando data di comparsa dei sintomi, stato di coscienza, Pa, difficoltà respiratoria, compresenza di patologie, di vaccino antinfluenzale, e si fa una valutazione clinica su dispnea, respiro accelerato, tachicardia, si suggerisce di valutare segni di cianosi periferica, se i segni sono suggestivi di impegno polmonare si richiede attivazione del 118/112 o servizio attrezzato per valutazione domiciliare secondo direttive regionali. In caso contrario si concorda una rivalutazione telefonica del caso e si suggeriscono misure di protezione per i conviventi.

In ospedale - Se paziente avvisa il 112 di sintomi sospetti i triagisti avvertono il reparto di malattie infettive e il trasferimento va effettuato con ambulanza ad hoc da decontaminare subito dopo. Per tutto il trasferimento il paziente sarà visto da personale sanitario dotato di DPI, filtranti respiratori Ffp2, protezione facciale, tuta protettiva, doppi guanti non sterili, protezione occhi, mascherina. Ulteriori precauzioni possono essere pianificate per trasferire casi conclamati di contagio. Elevatissimo il fabbisogno di operatori sanitari, anche perché chi tratta casi sospetti è poi a sua volta un "contatto stretto" con malato da monitorare e non impiegare in altri processi di cura: un caso lieve richiede 1-2 infermieri di Ps più un medico e consumo di 3-6 Dpi, un caso confermato lieve richiede 6 infermieri e 2-3 medici e 14-15 Dpi, un caso confermato grave da 6 a 12 infermieri, da 3 a 6 medici, fin a 24 Dpi.

Vestirsi e svestirsi - Per prima cosa, posare i monili e lavarsi le mani con acqua e sapone o alcol, controllare i Dpi, indossare il primo paio di guanti, poi il camice monouso sopra la divisa, quindi il filtrante facciale, gli occhiali di protezione e infine il secondo paio di guanti. Nello per prima cosa si rimuove il camice monouso, quindi via il primo paio di guanti (rifiuti infettivi), via gli occhiali per sanificarli, via ancora nel contenitore infettivi la mascherina FFP3 maneggiandola dalla parte posteriore, via l'ultimo paio di guanti e lavarsi le mani con soluzione alcolica od acqua e sapone.

Il paziente Covid-19 resta isolato e non sono consentite visite fino a guarigione clinica sancita da due tamponi negativi a distanza di 24 ore. Del resto i suoi familiari in quanto "contatti stretti" sono sotto osservazione, con gli operatori sanitari venuti in contatto e con chi ha viaggiato insieme in nave o aereo (fino a due file davanti o dietro). Il virus può persistere su strumenti e mobili fino a 9 giorni: bene sanificare 1-2 volte al giorno con ipoclorito di sodio 0,1-0,5%, oppure etanolo al 62-71%, oppure perossido di idrogeno allo 0,5%.

Mauro Miserendino