Riscontro a nota prot. AOO/081/0212 del 16/01/2020.

Appropriatezza e controlli automatizzati sulle prescrizioni di vitamina D

martedì 11 febbraio 2020

Oggetto: Riscontro a nota prot. AOO/081/0212 del 16/01/2020.

 

                In relazione alla nota in oggetto, la scrivente deve purtroppo esprimere il suo disappunto e con forza evidenziare quanto segue.

                In primo luogo, si sottolinea che, ancora una volta, la misura adottata dalla Regione -sempre confinata in un’ottica di vigilanza fine a se stessa e mai propositiva- non ha alcuna attinenza con l’appropriatezza prescrittiva e che, nel 2020, ancora ci debba intendere sul concetto di appropriatezza pare davvero disarmante. La nota invece riguarda solo la formulazione del farmaco. Cioè a dire che il farmaco è appropriato in relazione alla patologia del paziente ma le diverse formulazioni costano diversamente e si vuole indirizzare la prescrizione su una piuttosto che sull’altra. E allora l’intervento va fatto sui soggetti che tale formulazione producono e su quelli che danno il via libera all’immissione nel circuito di diverse formulazioni con costi diversi.

                In secondo luogo, e qui si svela la piccolezza dell’operazione, la Regione segnalerà le prescrizioni al servizio farmaceutico della ASL per le verifiche. Ci si chiede quali verifiche ha titolo a fare il servizio farmaceutico se trattasi solo di costi e non di appropriatezza, sempre dando per scontato che la verifica dell’appropriatezza spetti al servizio farmaceutico. La predetta nota quindi non può avere alcun valore e come tale sarà considerata.

                Ciò detto, e considerato che il livello di interlocuzione è quello sopra descritto, è invece necessario verificare in quale maniera e in che limiti la Regione acceda alle prescrizioni dei medici. A tal proposito, si chiede di conoscere se e in che maniera la Regione ha accesso ai dati dei pazienti, atteso che il messaggio appare in tempo reale lasciando intendere che vi sia una sorta di profilazione di ciascun paziente. In particolare se ha accesso alle informazioni contenute nei database dei medici atteso che ad oggi non risulta autorizzata a tali accessi, anche considerando la cogenza delle norme sulla tutela dei dati sensibili. In ogni caso, è indispensabile che in occasione di possibili interventi che riguardino il software dei MMG, essendo questi solo i legittimati all’uso, sia preventivamente attivato un percorso di concertazione.

                Si chiede di porre la questione all’o.d.g. del CPR senza ritardo.

Distinti saluti.

Bari, 11 Febbraio 2020

 

Il Segretario Generale Regionale FIMMG

Dott. Donato Monopoli