Aderite allo sciopero del 19 maggio e alle altre mobilitazioni
Appello del consiglio nazionale Fimmg ai medici di medicina generale italiani
domenica 03 maggio 2015
APPELLO DEL CONSIGLIO NAZIONALE FIMMG AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE ITALIANI:
ADERITE ALLO SCIOPERO DEL 19 MAGGIO E ALLE ALTRE MOBILITAZIONI
“RIALZIAMOCI E UNIAMOCI PER DIFENDERE LA NOSTRA DIGNITÀ”
Il Consiglio nazionale della Fimmg lancia un appello ai medici di medicina generale italiani: “Rialziamoci e uniamoci per difendere la nostra dignità, la nostra libertà e l’avvenire professionale di ciascuno di noi unitamente alla tutela della salute dei cittadini che si affidano alle nostre cure. E’ per la sicurezza del nostro futuro che chiediamo a tutti di aderire senza indugi alle azioni di protesta che abbiamo proposto”.
In un documento approvato all’unanimità, il Consiglio nazionale sottolinea: “Mai come in questo momento il destino della medicina generale Italiana è nelle mani e nella volontà dei medici di famiglia. L’unica arma che abbiamo a disposizione per tentare di risolvere questa situazione, dopo numerose dichiarazioni e prove di disponibilità, è la ferma azione di protesta che abbiamo programmato: lo sciopero del 19 maggio e tutte le iniziative pianificate per lo stesso mese, comprese la sospensione delle sperimentazioni sull’invio della ricetta dematerializzata e la sospensione della partecipazione a commissioni e comitati”.
Il Consiglio nazionale della FIMMG, rivolgendosi a “tutti i medici di famiglia italiani che hanno a cuore i valori della medicina generale”, aggiunge: “Alcuni irresponsabili esponenti nazionali della medicina generale probabilmente non riescono ad avere la chiara percezione delle difficoltà e dei pericoli del momento e si dichiarano contrari alle nostre azioni di lotta e di protesta, di fatto spianando la strada all’attuazione di tale minaccia e consegnando la medicina generale ad una totale resa. Ogni giorno che passa assistiamo ad una progressiva violazione dell’Accordo Nazionale e anche degli Accordi Integrativi Regionali che sono inapplicati in diverse Regioni se non ridimensionati nei loro effetti economici”.