Bitonto: Punto primo intervento ancora spettro chiusura

Punto primo intervento lo spettro della chiusura li direttore Asl Montanaro: «Non è stato deciso ancora nulla»

sabato 03 settembre 2016

La Gazzetta del Mezzogiorno (Bari) ENRICA D'ACCIO " BITONTO. Ancora una volta, ciò che resta dell'ospedale di Bi-tonto finisce nella lista sbagliata. Si tratta, questa volta, dell'elenco dei 24 punti di primo intervento della Puglia che, secondo le direttive ministeriali, devono essere soppressi, non superando i Binila accessi l'anno. Solo che, secondo i dati che i medici e gli infermieri raccolgono giorno per giorno nell'ex pronto soccorso, il punto di primo intervento di Bi-tonto sbriga ben più di 6mila accessi l'anno: quasi 5mila, quest'anno, fino a fine agosto, e quasi 8mila negli ultimi 3 anni. Si prepara, dunque, una nuova guerra di cifre e di nervi per conservare un importante presidio del territorio. L'alternativa, qua- lora la scure ministeriale dovesse comunque colpire, è l'eliminazione completa di ciò che resta del punto di primo intervento e la chiusura alle 20 dell'ex ospedale, dove rimarrebbero attivi sono gli ambulatori. Tutte le emergenze sarebbero affidate alla postazione del 118, cioè ad un'ambulanza con medico e infermiere a bordo, così come già accade oggi con il servizio che affianca il punto di primo intervento. Secondo il piano di riordino, presentato dal governo al direttore di dipartimento salute della Regione, Giovanni Gorgoni, la Puglia deve chiudere, entro il 2017, 24 punti di primo intervento, sui 30 attivi in tutta la regione. 124 punti da chiudere sono quelli che non superano i 6mila accessi l'anno, vale a dire poco più di 16 prestazioni al giorno. Nell'elenco presentato, insieme agli ex ospedali di Conversano, Casamassima, Polignano, Mola e Gioia, sarebbe stato citato appunto anche Bitonto. Ma i dati dei registri del punto di primo intervento contano molti più accessi: 7.969 nel 2013, 8.074 nel 2014, 7.550 nel 2015 e ben 4.720 nei primi 8 mesi dell'anno, una cifra record se si considera che il punto di primo intervento è stato chiuso di notte per due mesi, a maggio e a giungo, per assenza di personale. L'ex pronto soccorso, insomma, continua ad essere punto di riferimento essenziale per la comunità, nonostante la drastica e drammatica riduzione di personale e mezzi. Di notte, sono in servizio solo un medico e un infermiere, senza ausiliari e, spesso, senza autista per l'ambulanza. Eppure, nella prima notte di riapertura dopo lo stop al turno notturno, sono stati registrati 13 accessi, praticamente uno all'ora. Per contro, l'ambulanza e il medico della postazione del 118, in servizio a Bitonto, non sono ad esclusivo servizio della città ma rispondono alle chiamate della centrale operativa e, pertanto, sono coprono tutto il territorio provinciale. Vito Montanaro direttore generale della Asl di Bari invita alla cautela: «Siamo ancora molto distanti da qualsiasi decisione sul futuro del punto di primo intervento. I dati si riferiscono al 2014 e potrebbero essere in effetti sottostimati. Ma non è questione di cifre. Bisognerà attendere la riorganizzazione generale del servizio di emergenza urgenza»