Test di Medicina l’ora dei ripescati c’è l’ammissione per 13 studenti
Meno immatricolati del previsto Esclusi dalle prove per pochi punti possono iscriversi fino al 4 giugno
venerdì 30 maggio 2014

FRANCESCA RUSSI (Repubblica Bari)
Non avevano superato il test di ingresso a Medicina e si erano piazzati in coda alla graduatoria degli idonei. Staccati di appena 0.2-0.3 punti dall’ultimo degli ammessi. Ma ora, per loro, c’è un’altra chance: il ripescaggio. Sono 13 i fortunati che hanno guadagnato un banco inatteso alla scuola di Medicina dell’Università di Bari. Sono stati pubblicati ieri, infatti, gli elenchi con i posti vacanti destinati a essere riempiti dai candidati arrivati nella classifica barese subito dopo la posizione 251, tanti sono i posti tra Medicina e Odontoriatria. Per immatricolarsi, dopo il test dell’8 aprile e la pubblicazione delle assegnazioni di sede, c’era tempo fino al 26 maggio. A lunedì, sui tavoli delle segreterie dell’Università di Bari, sono arrivate però solo 224 immatricolazioni per Medicina su 236 posti a disposizione e 13 per Odontoiatria su un totale di 14.
Poco più di una decina di aspiranti medici, dunque, ha rinunciato a vestire il camice bianco.
Così la graduatoria dei candidati che hanno sostenuto l’esame di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso ha cominciato a scorrere. Sono 12 gli studenti che hanno conquistato un posto per Medicina e Chirurgia e 1 il fortunato per Odontoiatria. A seguire ci sono 3 candidati prenotati: ragazzi che hanno svolto la prova in un altro ateneo indicato come prima scelta ma senza posti liberi e che, per punteggio, possono comunque studiare nelle aule del Policlinico di Bari: i 3 possono scegliere se immatricolarsi subito rinunciando definitivamente ad ogni altra graduatoria futura, oppure se attendere gli scorrimenti futuri nella speranza di risultare assegnati o prenotati in un ateneo da loro considerato migliore.
I fortunati non hanno molto tempo per pensarci: il termine per l’immatricolazione dei ripescati scade il 4 giugno. Poi la graduatoria scorrerà ulteriormente. Se qualcuno dei 13 dovesse rinunciare, si scenderà ancora negli elenchi e così via fino al 6 agosto.
Sul futuro di Medicina c’è però molta incertezza. L’annuncio fatto dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di abolire i test di ingresso a partire dal 2015 ha spiazzato la comunità accademica. «Ci sono vantaggi e svantaggi nell’abolizione dei test – ragiona il rettore dell’Università Aldo Moro di Bari, Antonio Uricchio – i test per come sono stati costruiti hanno creato contenzioso e polemiche, il tenore delle domande è stato oggetto di critiche e di certo vanno cambiati. Ma abolirli vuol dire mettere a dura prova gli atenei per far fronte, dal punto di vista organizzativo con aule e spazi, all’elevato numero di studenti: solo quest’anno ai quiz se ne sono presentati 3mila. E poi l’imbuto del primo anno (si dovrebbe passare al secondo superando esoneri ed esami che andrebbero peraltro sottoposti a rigide verifiche per evitare che passino i raccomandati) lascerebbe fuori ragazzi che dovrebbero ripensare il proprio percorso formativo. Chi non entra dopo un anno cosa fa? Sono nodi irrisolti. Immagino a sbarramenti legati agli esiti della scuola superiore o comunque a percorsi seri di preorientamento a scuola che con test ed esoneri facciano arrivare gli studenti a Medicina».