Vaccini: il decreto è stato convertito in legge

Il testo passa alla Camera con 296 sì, 92 no e 15 astenuti

venerdì 28 luglio 2017

(Regioni.it 3212 - 28/07/2017) Via libera definitivo nell'Aula di Montecitorio al decreto legge in materia di vaccini. La Camera ha infatti approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale S. 2856 - (C. 4595).  Il 27 luglio, con 305 favorevoli, 147 contrari e 2 astenuti, è stata votata la questione di fiducia, posta dal Governo, sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del provvedimento, nel testo approvato dalla Commissione, identico a quello del Senato. Il testo è stato poi licenziato con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti. Contro il decreto si sono espressi M5S e Lega. Ad astenersi sono stati i deputati di Si e Fdi.  La proclamazione del risultato del voto è stata salutata da un lungo applauso dai banchi del Pd. 
"#Vaccini. Il varo definitivo della legge aumentera' il livello di protezione sanitaria delle famiglie italiane", scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, commentando l'approvazione definitiva della Camera. 
"Sono molto soddisfatta, oggi abbiamo dato uno scudo protettivo per i nostri figli rispetto a malattie molto gravi, quindi abbiamo messo in sicurezza questa e le prossime generazioni". Sono le prime parole del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, parlando coi cronisti dopo l'ok della Camera. "Con il ministro Fedeli abbiamo lavorato durante il dibattito parlamentare per mettere insieme tutti i tasselli che ci permettono di applicare in modo facile questa normativa. La scuola è uno strumento straordinario di educazione e di informazione ma anche di gestione di alcune situazioni di salute pubblica come questa, e come avvenuto in passato". aggiunge il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin."I vaccini - ribadisce il ministro - hanno salvato negli ultimi anni 200 milioni di vite, sono il farmaco più testato e validato al mondo, sono l'arma numero uno per la nostra salute". Il decreto per quest'anno "prevede una prima fase in cui si presenta una certificazione entro il 31 ottobre, poi fino al 10 marzo c'e' tempo per presentare la documentazione originale. I bambini che non sono stati ancora vaccinati non faranno tutto insieme, seguiranno tempi e modi del calendario vaccinale. Non c'e' nessun tipo dei rischio per loro figli, il Ssn non autorizzerebbe mai misure che possano mettere a rischio la salute dei minori, ma faesattamente il contrario". "Le posizioni che i no vax hanno assunto sono totalmente antiscientifiche, posso dire che questo provvedimento aumentando l'effetto gregge metterà in sicurezza anche i loro figli che altrimenti non lo sarebbero. Assieme al piano nazionale vaccini e a questo decreto che lo affianca ci sarà una intera campagna di informazione e formazione per operatori sanitari, scolastici e per le famiglie che non durerà qualche mese - ha sottolineato Lorenzin - ma durerà qualche anno. Abbiamo parecchi anni da recuperare di disinformazione, di non cultura scientifica che ci hanno portato ieri a stamina e oggi ai no vax. Spero che questa sia una lezione per l'Italia". "Si apre una pagina nuova - ha poi detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, al Tg2 - per la sanita' pubblica, che in realta' recupera degli strumenti che nel nostro Paese abbiamo avuto fino al 1999. Per affrontare sfide nuove nella nostra societa', che e' sempre piu' globale, con grandi movimenti di flussi di persone in tutto il mondo, abbiamo bisogno di recuperare quella soglia di immunizzazione che ci permette a tutti di essere in sicurezza, in particolare i bambini e quelle persone fragili che o sono troppo piccoli per essere vaccinati o non possono proprio esserlo, ma hanno il diritto di vivere tranquillamente nella nostra comunità".
Anche la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, si è detta "molto soddisfatta per l'approvazione in via definitiva del decreto vaccini perché sin dal testo uscito dal Consiglio dei ministri abbiamo tenuto insieme, cosa per me fondamentale, il diritto alla salute con il diritto all'istruzione. Perche' dobbiamo avere bambini sempre piu' istruiti e sempre più discriminati. Dopo i miglioramenti arrivati dal Senato, il testo ora è migliorato e lo condivido molto"ha detto , a margine di un incontro al Miur.La ministra ha poi aggiunto che "le aggressioni subite dai deputati del Pd da parte di alcuni manifestanti no vax sono inaccettabili. So che ci sono opinioni radicalmente diverse, ma quando le opinioni diventano atti di aggressione sono sempre da condannare senza se e senza ma". 
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L'aggressione ai danni di tre deputati del Pd da parte di un gruppo di sostenitori delle cosiddette teorie no Vax - spiega la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nella sua veste di componente della segreteria nazionale del Pd  - è un atto di incredibile gravita'. In questi mesi alcune forze politiche, in particolare i Cinque Stelle, hanno alimentato una campagna d'odio e di disinformazione, anche contro le evidenze scientifiche che indicano la necessita' di prevenire malattie pericolosissime attraverso vaccinazioni di massa. Oggi i fomentatori di fanatismo e disinformazione, quelli che cercano voti sulla pelle dei cittadini sono costretti, dalla gravità dei fatti, a prendere le distanze. Il problema politico resta, visto che è facile scusarsi a danno fatto, quando invece sarebbe servita responsabilita' fin dall'inizio. Responsabilita' che nei fatti concreti da parte dei grillini non vi e' mai stata. Il veleno distillato a lungo sta producendo i suoi nefasti effetti: ha contribuito a creare atteggiamenti settari che ora mettono a rischio la salute degli italiani", conclude.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,  tornando sul decreto ha detto che "questo anno è di transizione e prevede una prima fase in cui si presenta una certificazione entro il 31 ottobre, poi si ha fino al 10 marzo per presentare tutta la documentazione in forma originale e per mettersi in regola anche dal punto di vista burocratico. Poi i bambini che non hanno avuto le vaccinazioni, non faranno tutto insieme ma seguiranno i tempi del calendario vaccinale. Non c'e' nessun tipo di rischio e lo Stato italiano non autorizzerebbe mai misure che possano mettere a rischio la salute dei minori. Noi vogliamo esattamente il contrario: la vogliamo garantire". 
Ecco cosa cambia per gli italiani.
10 VACCINI OBBLIGATORI - I vaccini obbligatori per l'iscrizione a  scuola passano da 12 a 10, mentre per altri 4 è prevista un'offerta  attiva e gratuita. Le 10 vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro  poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B,  pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Sei dei 10 vaccini  obbligatori saranno somministrati in formulazione esavalente  (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B  e pertosse), gli altri 4 in tetravalente (morbillo, parotite, rosolia  e varicella). Per questi ultimi è prevista l'obbligatorietà per 3  anni, con successiva verifica del raggiungimento della copertura di  sicurezza. Le 4 vaccinazioni offerte attivamente sono quelle contro  meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. In questo  modo diventano 14 i vaccini inseriti nel decreto.
SANZIONI - Per i genitori che non vaccinano i figli, vengono  introdotte sanzioni, che comunque sono più basse rispetto a quelle 
previste nel decreto iniziale: andranno da 500 euro a 100 euro. Le  sanzioni saranno modulate in base alla gravità dell'infrazione. Caduto il riferimento al rischio di perdere la patria potestà.
ISCRIZIONE A SCUOLA - Entro il 31 ottobre 2017  per la scuola dell'obbligo ed entro il 10 settembre per i nidi, ​può  essere presentata la relativa documentazione di avvenuta vaccinazione  oppure un'autocertificazione; mentre per l'omissione, il differimento  e l'immunizzazione da malattia deve essere presentata la relativa  documentazione. Coloro che sono in attesa di effettuare la  vaccinazione, devono presentare copia della prenotazione  dell'appuntamento all'Asl. In caso di sola autocertificazione, entro  il 18 marzo 2018 deve essere presentata la documentazione che prova  l'avvenuta vaccinazione.
Dall'anno scolastico 2019/2020 è prevista un'ulteriore semplificazione degli adempimenti delle famiglie per l'iscrizione dei minori a scuola: gli istituti scolastici dialogheranno direttamente con le Asl, per  verificare lo "stato vaccinale" degli studenti, senza ulteriori oneri  per le famiglie.​
I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi - prevede in generale il decreto - hanno l'obbligo di richiedere, 
all'atto dell'iscrizione, la documentazione che provi l'effettuazione  delle vaccinazioni oppure l'omissione o il differimento della 
somministrazione del vaccino; l'esonero per intervenuta immunizzazione per malattia naturale​; copia della prenotazione dell'appuntamento  all'Asl.
PRENOTAZIONE IN FARMACIA - E' prevista la  possibilità in via sperimentale di agevolare gli adempimenti vaccinali
tramite la prenotazione delle vaccinazioni nelle farmacie  convenzionate aperte al pubblico attraverso il Centro unificato di 
prenotazione (Sistema Cup).
ANAGRAFE VACCINALE - Viene istituita l'Anagrafe vaccinale nazionale,  che registrerà la vita vaccinale degli italiani, per ricostruire i vaccini effettuati, i richiami da fare e individuare chi non può  sottoporsi alla profilassi.
FARMACOVIGILANZA - Viene rafforzata la farmacovigilanza per la  rilevazione degli eventi avversi legati ai vaccini, ma anche i danni  della mancata vaccinazione. 
OPERATORI SANITARI E SCOLASTICI - E' riconosciuta la possibilità anche agli operatori scolastici, operatori socio sanitari e operatori sanitari di presentare una autocertificazione attestante la copertura vaccinale.
OBBLIGO PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI - L'obbligo di  vaccinazione è esteso anche ai minori stranieri non accompagnati.
MONOCOMPONENTI - Viene introdotta la possibilità di procedere alla  vaccinazione monocomponente. Il soggetto immunizzato adempie  all'obbligo vaccinale, di norma e comunque nei limiti delle  possibilità del Servizio sanitario nazionale, con vaccini in formula  monocomponente o combinata in cui sia assente l'antigene per la  malattia infettiva per la quale sussiste l'immunizzazione. Le  procedure accentrate d'acquisto dei vaccini obbligatori dovranno  riguardare anche i vaccini in formato monocomponente. Annualmente  l'Aifa dovrà pubblicare sul suo sito i dati relativi alla  disponibilità dei vaccini in formula monocomponente o combinata.
L'assessore per il Diritto alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, a che le chiede se "L'approvazione del decreto sulle vaccinazioni sia anche una vittoria della Regione Toscana", risponde  "Direi di si'. Avevamo approvato lo scorso gennaio in Giunta una proposta di legge che sostanzialmente ricalcava il provvedimento che il governo ha varato in relazione agli asili nido e alle scuole materne. Noi avevamo inserito naturalmente anche la vaccinazione contro la meningite - rammenta - perché questa e' una delle battaglie che abbiamo fatto come Regione Toscana, considerati anche i dati che ci riguardano".  Al di la' da questa distinzione, "siamo contenti che la nostra idea sia stata diffusa a livello nazionale, perche' risponde a un criterio di razionalita'. Su un tema cosi' delicato- prosegue-, i confini regionali non esistono, e quindi era necessaria una normativa nazionale, affinche' non ci fossero 10 tipi di disciplina, differente da una regione all'altra". Pertanto, "e' un bene su questo argomento ci sia una disciplina nazionale, in modo che tutto il Paese si regoli in un unico modo".
Di tutt'altro avviso la vicepresidente e assessore regionale della Liguria alla Sanita', Sonia Viale, secondo la quale "Il ricorso ha i tempi lunghi. Quello fatto dal Veneto varra' per tutte le Regioni ma il decreto è legge quindi noi dobbiamo attivarci oggi su questo tema. Io ho il problema di famiglie che devono iscrivere i bambini a scuola, una legge da attuare e oggi devo dare delle risposte", dice rispondendo alle domande dei giornalisti sull'eventuale accodamento al ricorso presentato dalla Regione Veneto contro il decreto Lorenzin sull'obbligatorieta' dei vaccini divenuto legge.  "Il ricorso lo faccio oggi e avra effetto tra un anno - spiega Viale - ma nel frattempo la legge deve essere attuata. Mi devo porre il problema di come aiutare le famiglie ad affrontare questo tema che e' stato posto male dal governo: o ti vaccini e ti iscrivo o ti elevo delle sanzioni. Per fortuna, almeno hanno tolto la possibilità di sospensione della potestà genitoriale perche' abbiamo fatto fronte comune tra Regioni". Anche il
Movimento 5 Stelle ligure ha esortato la giunta regionale a impugnare la legge. "Non e' quello il tema- replica Viale- il tema e' cosa fare oggi per chi ha responsabilita' di governo. Per i Cinque Stelle è semplice, non governano e spero non governeranno mai visto che hanno dato cattive prove al Paese nell'affrontare seriamente i problemi. Il tema delle vaccinazioni e' da affrontare con serieta' e non con pressappochismo governativo come abbiamo visto". "Questo approccio da gabellieri dello Stato ci fa tornare al periodo del fascismo quando il ministero della Salute era presso il ministero dell'Interno. Perché Boldrini non parla?". prosegue la vicepresidente della Regione Liguria. " La Boldrini su questo non si e' espressa: stiamo tornando un Paese in cui si danno delle imposizioni e si perde la cultura della formazione rispetto ai temi centrali della vita delle persone e delle famiglie". L'assessore ligure sgombera il campo da ogni dubbio e conferma di essere "fortemente convinta dell'utilita' delle vaccinazioni, come penso la stragrande maggioranza delle famiglie. Non sono pero' d'accordo sull'impostazione che e' stata data dal governo su questo tema: la coercizione, le sanzioni invece di promuovere la cultura e la conoscenza di quella che e' l'utilita' e l'assenza di controindicazioni ai vaccini". E conclude: "La Regione Liguria non fara' il gabelliere per conto dello Stato sulla pelle delle famiglie che hanno dei dubbi sulle vaccinazioni, per cui sara' mio impegno forte, attraverso le Asl, spiegare caso per caso le situazioni, affrontare i casi di ogni singolo bambino che vive nella nostra regione".
Plauso invece dalla presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani,"Siamo soddisfatti per la conversione in Legge del Decreto sui vaccini: ora abbiamo davvero a nostra disposizione un arsenale contro le malattie prevenibili"."Apprezziamo in particolare- continua Chersevani - il coinvolgimento delle Federazioni degli Ordini sanitari nell'informazione alla popolazione, gia' presente nel testo e ribadita esplicitamente, con riferimento alla prossima campagna per la vaccinazione antiinfluenzale, in un Ordine del Giorno presentato"."Proprio il riferimento alla vaccinazione antinfluenzale, che non e' compresa nella strategia vaccinale del provvedimento, rivolto alla popolazione dei bambini e adolescenti in eta' prescolastica e scolastica, fa capire che il lavoro e' appena iniziato. E sin da subito cominceremo a lavorare perche' questa Legge sia un vero strumento di salute pubblica, e raggiunga i risultati sperati in termini di prevenzione. Risultati che- conclude la nota di Fnomceo- prima ancora che con la coercizione, si potranno ottenere solo con l'informazione, con la diffusione di una cultura della vaccinazione, con la disponibilita' di tutti gli operatori sanitari al dialogo, al consiglio, alle cure. Noi siamo pronti".
Infine , ai microfoni di Rai news, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, torna a ricordare l'importante decisione assunta in Conferenza Stato-Regioni il 27 luglio con il riparto dei fondi destinati proprio all'acquisto dei nuovi vaccini:  100 milioni per il 2017, che diventeranno 127 nel 2018 e 186 nel 2019.

Link:
Il testo del Ddl approvato definitivamente