Consiglio dei Ministri: Approvato il Decreto Balduzzi

In 16 articoli le norme di principale interesse sanitario: dalle cure primarie, ai farmaci e all'intramoenia

venerdì 07 settembre 2012

5 Settembre 2012

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 16.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.

Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.

In apertura dei lavori, il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini hanno illustrato la situazione dell’ILVA di Taranto. La relazione ha messo in evidenza la tempestività dell’azione del Governo, intervenuto subito dopo la notizia del sequestro di una parte degli impianti, con la firma di un protocollo di intesa e lo stanziamento di risorse necessarie per favorire il superamento della cause che hanno generato l’intervento della magistratura. I Ministri hanno inoltre evidenziato che le problematiche relative a ILVA coinvolgono diversi livelli istituzionali e devono dunque essere affrontate attraverso una strategia complessiva, in grado di assicurare un giusto e doveroso equilibrio tra continuità produttiva e sostenibilità ambientale.

La relazione ha poi sottolineato la strategicità del polo produttivo di Taranto sull’economia regionale e nazionale, in particolare per quanto riguarda per l’approvvigionamento di comparti strategici per l’industria italiana (come quello degli elettrodomestici, della cantieristica, dell’auto e della meccanica) e l’impatto sull’occupazione (tra occupati diretti ed indotto, l’ILVA impiega più di 24 mila unità). È stato poi discusso il costo di una eventuale chiusura dell’impianto. Complessivamente si determinerebbe un impatto negativo che è stato valutato attorno ad oltre 8 miliardi di euro annui, imputabile per circa 6 miliardi alla crescita delle importazioni, per 1,2 miliardi al sostegno al reddito e ai minori introiti per l’amministrazione pubblica e per circa 500 milioni in termini di minore capacità di spesa per il territorio direttamente interessato.

Per questi motivi il Governo, con le altre istituzioni, si è impegnato per garantire la continuità produttiva con interventi volti ad assicurare un netto miglioramento nella sostenibilità ambientale e tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini. Ne è esempio la recente riapertura, da parte del Ministro dell’Ambiente, della procedura per il rilascio dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) allo stabilimento, con l’obiettivo di adeguare l’autorizzazione già concessa nell’agosto 2011 ai livelli emissivi raggiungibili con le migliori tecnologie disponibili, anche con riferimento alle criticità emerse nel corso dell’indagine della magistratura.

Il Consiglio ha convenuto in merito alla necessità di fare luce al più presto su eventuali colpe e inadempienze che, in passato, hanno comportato danni all’ambiente e alla salute del territorio tarantino.

La relazione ha infine evidenziato le azioni future: in particolare, il 14 settembre il Mministro Clini sarà a Taranto per fare il punto sullo stato dei lavori e per incontrare le associazioni che hanno richiesto di essere sentite e che potranno essere coinvolte in analogia a quanto avvenuto in passato in sede di conferenza dei servizi.

Il Ministro dei rapporti con il Parlamento e del programma di Governo, Piero Giarda, quale coordinatore della task force interministeriale individuata nel Consiglio dei Ministri del 24 agosto, di cui sono componenti anche il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Filippo Patroni Griffi e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, ha svolto la relazione sullo stato di avanzamento dei provvedimenti attuativi delle 7 principali riforme adottate dal Governo nei mesi precedenti.

Inoltre, si è avviato l’esame del cronoprogramma, e cioè delle principali misure da adottare entro il termine della legislatura per la realizzazione degli obiettivi indicati nell’Agenda per la crescita.

Il Consiglio dei Ministri si è poi pronunciato sulle seguenti materie:

A. Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute;

B. Statuto speciale del Trentino-Alto Adige: accesso ai pubblici uffici;

C. Adeguamento alla normativa comunitaria;

D. Leggi regionali;

E. Nomine.

A. DISPOSIZIONI URGENTI PER PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL PAESE MEDIANTE UN PIÙ ALTO LIVELLO DI TUTELA DELLA SALUTE

Su proposta del Ministro della salute, di concerto con i Ministri competenti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che reca incisivi e rilevanti interventi per garantire un più alto livello di tutela della salute, tenendo conto tuttavia della necessità di contenere la spesa sanitaria e farmaceutica attraverso la riorganizzazione e l’efficientamento.

Le norme in materia di contenimento della spesa pubblica hanno determinato negli ultimi anni una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale (Ssn). Questi interventi hanno conferito carattere di urgenza alla necessità di procedere a una riorganizzazione di alcuni fondamentali elementi dal Ssn e, in parte, dello stesso Ministero della Salute, per affrontare le nuove sfide assistenziali. Ciò richiede un urgente riassetto, in primo luogo, del sistema delle cure territoriali e, in secondo luogo, di alcuni aspetti della governance del personale dipendente del Ssn, in particolare del personale medico, nonché il completamento della riqualificazione e razionalizzazione dell’assistenza farmaceutica. Inoltre il provvedimento dispone misure urgenti su alcune specifiche tematiche del settore sanitario (con particolare riferimento ad alcune allarmanti situazioni di dipendenza, relative ai principali fattori di rischio per la salute).

Di seguito, nel dettaglio, le novità introdotte dal decreto legge.

1. Assistenza sanitaria territoriale

Si riorganizzano le cure primarie, nella consapevolezza che il processo di de-ospedalizzazione, se non è accompagnato da un corrispondente e contestuale rafforzamento dell’assistenza sanitaria sul territorio, determina di fatto una impossibilità per i cittadini di beneficiare delle cure. I punti qualificanti del riordino delle cure primarie sono:

-integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali;

-ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti medicine nell’ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuità assistenziale, organizzazione e gestione;

-sviluppo dell’ICT quale strumento irrinunciabile per l’aggregazione funzionale e per l’integrazione delle cure territoriali e ospedaliere.

2. Intramoenia

Si introducono, dopo più di dieci anni, nuove norme in materia di attività professionale intramoenia dei medici, al fine di superare il regime provvisorio. Le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Rilevante novità è che tutta l’attività viene messa in rete per dare trasparenza e avere tracciabilità di tutti i pagamenti effettuati dai pazienti, rendendo anche possibile un effettivo controllo del numero delle prestazioni che il professionista svolge sia durante il servizio ordinario, sia in regime di intramoenia.

E’ previsto che parte degli importi riscossi saranno destinati, oltre che per i compensi dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle aziende.

3. Medicina difensiva

Si regola la responsabilità professionale di chi esercita professioni sanitarie per contenere il fenomeno della cosiddetta “medicina difensiva” che determina la prescrizione di esami diagnostici inappropriati al solo scopo di evitare responsabilità civili, con gravi conseguenze sia sulla salute dei cittadini, sia sull’aumento delle liste di attesa e dei costi a carico delle aziende sanitarie. Nel valutare la responsabilità dei professionisti si terrà conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento.

4. Trasparenza nella scelta di direttori generali e primari

Le nomine dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSR (Servizio Sanitario Regionale) vengono sottoposte a una nuova disciplina che privilegia il merito e tende a riequilibrare il rapporto tra indirizzo politico e gestione delle aziende sanitarie. Le Regioni infatti dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sarà svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un’adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicità, anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina.

Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovrà scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l’ elenco nazionale sarà la sommatoria degli elenchi regionali.

5. Nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza)

Si aggiornano i Lea tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia.

6. Promozione di più corretti stili di vita: limitazione vendita di prodotti del tabacco

Si arricchisce il quadro normativo inerente alla lotta al fumo. È vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni) con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1000 euro, che passano da 500 a 2000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva.

7. Certificati per l’attività sportiva amatoriale

A tutela della salute dei cittadini che svolgono un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, verranno predisposte linee guida per idonee certificazioni mediche e l’effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione, nonché l’impiego, da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita.

8. Ludopatie

Sono state introdotte disposizioni per:

- Limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori

- Esplicitare le probabilità di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco

- Vietare l’ accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco

- Effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori

- Rivedere , limitatamente alle nuove concessioni, anche su indicazione dei Comuni la dislocazione di punti di raccolta del gioco evitando la prossimità a luoghi sensibili (scuole, università, nosocomi, luoghi di culto).

9. Sicurezza alimentare e sanità veterinaria

Si introduce l’obbligo di avviso ai consumatori, con appositi cartelli affissi nei punti vendita, dei rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo. Viene vietata, inoltre, la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell’ambito della ristorazione collettiva, anche scolastica. Sono previste misure sanzionatorie nei confronti delle Regioni che sono in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive e diffusive del bestiame. Per le Regioni inadempienti è prevista la nomina di appositi commissari. E’ previsto che, fatta salva la verifica della compatibilità comunitaria della misura, sia aumentato il contenuto di succo naturale di frutta dal 12 al 20 per cento nelle bevande analcoliche che utilizzano la denominazione della frutta medesima.

10. Farmaci

Sono previste misure finalizzate a garantire che i farmaci innovativi riconosciuti dall’AIFa come rimborsabili dal Ssn siano tempestivamente messi a disposizione delle strutture sanitarie di tutte le Regioni italiane.

Viene disposto l’aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale per eliminare farmaci obsoleti e avere più spazio per i farmaci innovativi. Si prevede la sperimentazione, da parte delle Regioni, di nuove modalità di confezionamento dei farmaci per eliminare sprechi di prodotto e meccanismi impropri di prescrizione e per facilitare la personalizzazione del confezionamento stesso.

Viene completato il passaggio all’AIFA delle competenze in materia di sperimentazione clinica dei medicinali oggi ancora attribuite all’Istituto superiore di sanità, limitando contestualmente il proliferare dei comitati etici, prevedendo una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici.

Le regole sulle autorizzazioni inerenti ai farmaci omeopatici sono precisate e semplificate, mantenendo le necessarie garanzie di qualità e sicurezza.

11. Edilizia ospedaliera

Vengono migliorate le norme che regolano il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria ampliando la possibilità di collaborazione tra investitore privato e azienda sanitaria pubblica.

Per quanto attiene all’adeguamento della normativa antincendio, viene previsto che una quota-parte delle risorse statali dedicate all’adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari venga utilizzata specificamente per il rispetto della stessa normativa antincendio, la quale viene anche semplificata per alcune tipologie di strutture sanitarie.

Viene inoltre accelerato e facilitato l’utilizzo delle risorse, già destinate alla creazione di strutture socio-sanitarie, per trasferire i pazienti attualmente ospitati negli ospedali psichiatrici giudiziari di cui è stata recentemente stabilita per legge la chiusura definitiva.

12. Istituto nazionale migrazioni e povertà (Inmp)

Viene definitivamente stabilizzata l’operatività di questo Istituto vigilato del Ministero della Salute, con programmi d’intervento a carattere interregionale per operare nelle situazioni di maggior disagio sanitario legato alla povertà e ai fenomeni migratori.

13. Ricerca sanitaria

Si stabiliscono nuove regole per il riconoscimento e la conferma degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

14. Assistenza al personale navigante

Viene completato il processo di trasferimento delle competenze per l’assistenza ai marittimi e al personale dell’aviazione civile dal Ministero della Salute alle Regioni.

(omissis)

La riunione è terminata alle ore 22.50


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