Iss: agli immigrati 72 euro di farmaci; 97 agli italiani
Sole24ore Sanità (Sara Todaro)
lunedì 04 marzo 2013
L'assistenza farmaceutica garantita dal Ssn agli immigrati incide per il 2,6% sulla spesa farmaceutica complessiva per un totale di 72 euro a paziente, contro i 97 euro degli assistiti di nazionalità italiana. Il dato - aggiornato a 2011 - in un rapporto realizzato da Istituto superiore di sanità, Società italiana di farmacia ospedaliera, Società italiana di medicina delle migrazioni, Cineca e Consorzio Mario Negri Sud.
Il Rapporto - presentato oggi all'Istituto superiore di sanità - prende in esame un campione di circa 710mila immigrati residenti in Italia su un totale di quattro milioni e mezzo, ovvero il 16% dei residenti nel 2011, con età media 33 anni e di sesso fenmminile nel 53% dei casi.
Dal confronto, compiuto con un campione italiano di pari età e sesso, emerge che nel 2011 la spesa farmaceutica della popolazione immigrata
é stata di 330 milioni di euro, pari al 2,6% della spesa farmaceutica complessiva a fronte di una popolazione immigrata che nel 2011
rappresentava il 7,5% dei residenti in Italia. Il 52% della popolazione immigrata e il 59% di quella italiana hanno ricevuto in
quell'anno almeno una prescrizione di farmaci, per una spesa farmaceutica a carico del Ssn che é stata di 72 euro per l'immigrato e
97 per l'italiano. In un quadro di già bassa incidenza sulla spesa farmaceutica pubblica, cinesi e kosovari sono all'ultimo posto nella classifica dei maggiori utilizzatori di farmaci: solo il 36% di essi ha ricevuto almeno una prescrizione da parte del Ssn nel corso del 2011
Dall'analisi tra i due campioni emergono peraltro numerose similitudini. Anche tra gli immigrati, ad esempio, come per gli italiani, sono le donne a consumare più farmaci: nel 2011 hanno ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica il 58% delle immigrate e il 65% delle italiane per trattamenti di durata sovrapponibile (232 e 237 dosi di farmaco per persona, rispettivamente). Stesso trende per i pazienti pediatrici: nel 2011 il 54% dei i 134mila bambini inclusi nel campione ha ricevuto almeno una prescrizione di farmaci durante l'anno, a fronte del 60% dei bambini italiani, con una media di 2,4 e 2,6 confezioni a testa, rispettivamente.
Dal punto di vista delle categorie terapeutiche, gli immigrati usano più antidiabetici (1,6% rispetto all'1,1% degli italiani), antinfiammatori (11,3% contro 8,3%), gastroprotettivi (10,3% contro 8,7%). Più gettonati dagli italiani antipertensivi e anticolesterolemici, antibiotici e prodotti contro Asma e Bpco. Addirittura doppio, infine, l'uso degli antidepressivi: vi fa ricorso il 3,9% degli italiani contro il 2% degli immigrati.
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