Tumori dell'Ovaio: "Yes we can"

Bari, 12 Aprile 2014 - Villa Romanazzi Carducci

giovedì 10 aprile 2014

PRESENTAZIONE

Il Meeting mette a fuoco le innovazioni che stanno cambiando il percorso e le strategie terapeutiche da seguire nella gestione delle pazienti affette da patologica ovarica.

Obbiettivo dell'incontro è tratteggiare quella che può definirsi, alla luce delle attuali co­noscenze, la storia naturale del tumore ovarico; ciò al fine di creare un armonico filo conduttore che veda le diverse professionalità, chiamate a scandire le tappe di questo percorso, in grado di parlare un linguaggio comune, in modo da passarsi idealmente il testimone in un iter terapeutico fatto di un 'continuum' di strategie ove l'armonica sequenzialità tra prevenzione, diagnosi, approcci terapeutici medici e chirurgici siano in grado di garantire appropriatezza ed adeguatezza comportamentale.

Tutto questo in rapporto ad una patologia che oggi rappresenta il V più comune tipo di tumore nelle donne, e la IV causa di morte per tumore nel sesso femminile.

Ma anche in relazione alle nuove conoscenze che vedono il tumore ovarico come una patologia altamente eterogena, correlata ad alterazioni biologiche e genetiche che incidono nelle varie tappe della sua evoluzione, ne condizionano la prognosi, ne tratteggiano profili terapeutici diversi.

Tutte queste novità meritano approfondimenti essendo ciascuna rilevante nel con­dizionare la storia globale della patologia.

E dunque l'incontro vuole coinvolgere il primis il Medico di Famiglia, perché l'80% dei pazienti manifestano i primi sintomi proprio al Medico di Famiglia e nel corso dell'anno successivo alla diagnosi, durante le fasi specialistiche della cura, i pazienti consultano i loro Medici di Famiglia per i problemi legati alla malattia anche con maggior frequenza rispetto agli specialisti. E tale partecipazione è in aumento anche in ragione delle Chemioterapie eseguite in regime di D.H., dei follow-up più ravvicinati, che fanno sì che la maggior parte degli effetti collaterali si verifichino a domicilio.

Naturalmente l'incontro coinvolge le altre figure specialistiche, dall'oncologo al gine­cologo, dall'anatomopatologo, al radiologo, al chirurgo che hanno un ruolo nella costi­tuzione di questo 'team ideale'.

E pone al centro della sua attenzione il paziente, con le sue ansie, le sue paure, la sua sete di sapere, le sue aspettative, confermando l'opportunità di un approccio globale che sia garante della tutela della sua dignità come paziente e come persona.

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