Vaccini killer, due casi in Salento. Anelli alla Regione: "Informate i cittadini"

Due blocchi di siero consistenti in 100 dosi distribuiti fra Maglie e Poggiardo sono state ritirate dal commercio per prudenza.

sabato 29 novembre 2014

Corriere del Mezzogiorno

Una donna morta a Carpignano, un decesso sospetto a Scorrano. Prudenza dei sanitari

 Aveva fatto il vaccino 72 ore prima la donna di Carpignano Salentino morta una settimana fa; mentre il sospetto di un secondo decesso avvenuto a Scorrano non è stato confermato dalle autorità sanitarie leccesi. Due blocchi di siero consistenti in 100 dosi distribuiti fra Maglie e Poggiardo sono state ritirate dal commercio per prudenza. Anche queste dosi fanno parte dei lotti del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis col numero "142701" e "14330". Il presidente dell'Ordine dei medici Filippo Anelli invita alla prudenza, mentre l'epidemiologa teme una fuga generalizzata dalle vaccinazioni

 L'appello di Anelli alla Regione Puglia: «Informate i cittadini» Il presidente dell'Ordine dei medici di Bari: «Prudenza» bari «Ad oggi non c'è nessuna causa accertata, non esiste alcuna correlazione tra i decessi avvenuti e la somministrazione del vaccino, se non quella temporale». Il presidente dell'Ordine dei medici di Bari e segretario regionale del sindacato dei medici di famiglia (Fimmg), Filippo Anelli, esorta i pugliesi a non farsi prendere dal panico dopo i decessi avvenuti in seguito alla vaccinazione e lancia un appello alla Regione Puglia.

«Invito l'assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia -dichiara -, ad attivare tutti i sistemi di comunicazione per rasserenare i cittadini e permettere loro di ricevere le cor- rette informazioni». Anelli è preoccupato perché «se la paura dovesse bloccare la campagna di vaccinazione le conseguenze potrebbero essere gravissime: se non raggiungiamo l'obiettivo di copertura prefissato, il nostro attuale sistema non sarebbe in grado di arginare una eventuale pandemia».

Ad oggi sono circa 200mila i pugliesi già vaccinati, circa il 50 per cento dei soggetti ritenuti a rischio (anziani, dipendenti pubblici, malati cronici, bambini). Dottor Anelli, se dovesse consigliare un suo parente se vaccinarsi o meno cosa gli direbbe? «Di farlo. Ad oggi non c'è nessuna evidenza scientifica che ci dice che il vaccino non è sicuro, anzi i numeri sostengono tutt'altro. In Puglia sono circa 200mila le persone già vaccinate».

Però ci sono delle morti sospette e la stessa Aifa ha sequestrato un intero lotto di farmaco. «E' doveroso che le autorità sanitarie facciano tutte le verifiche del caso, ma che sia chiaro un messaggio.» Quale? «Si tratta solo di opportuna prudenza da parte dei medici di base che segnalano degli episodi di decessi avvenuti entro le 48 ore dalla vaccinazione. Però, non è stata individuata alcuna correlazione, solo un fattore temporale». In Puglia sono stati rilevati diversi casi di reazione avversa al farmaco, persone che hanno avvertito malori. «Non c'è alcuna anomalia, accade ogni anno».

Che idea si è fatto dei decessi in Puglia e nel resto del Paese? «Guardi, questi avvenimenti sono legati nel 99 per cento dei casi a reazioni anafilattiche, le morti di cui si sta parlando non hanno nulla a che vedere con questo. I soggetti deceduti erano persone affette da altre gravi patologie. Comunque saranno le autopsie ad individuare le cause». In Puglia sono stati distribuiti vaccini del lotto sotto osservazione?

«Si, è accaduto anche in Puglia» Dove? «Nella provincia di Lecce e a Brindisi, ma ripeto non creiamo allarmismi infondati: i miei colleghi che hanno segnalato alle autorità questi decessi lo hanno fatto per prudenza, non perché ci sia un rapporto diretto». Quindi, lei si sente oggi di affermare che non c'è alcun rischio? «Che non ci sia alcun pericolo lo devono dire le autorità sanitarie». E quindi qual è la sua posizione?

«Io sostengo un atteggiamento di prudenza che abbia rispetto del paziente e che, allo stesso tempo, non butti a mare dieci anni di sforzi». A che cosa fa riferimento? «Alle campagne di vaccinazione, che hanno ridotto in maniera notevole la percentuale di mortalità da influenza, non si deve tornare indietro, non si deve tornare a morire di influenza. E' doveroso fare i controlli sul farmaco, ma non facciamo passare il messaggio che il vaccino uccide, altrimenti le conseguenze potrebbero essere molto più gravi». Quali? «Inutile girarci attorno, con il taglio dei posti letto, le chiusure degli ospedali il nostro sistema non sarebbe in grado di affrontare una epidemia o, peggio, una pandemia».  Vincenzo Damiani