Diagnostica di primo livello a pediatri e medici di famiglia
Trasmesso alle Regioni il nuovo decreto attuativo delle misure previste dalla Manovra 2020
lunedì 02 maggio 2022
fonte Dott-NetAnche se in sordina, la possibilità di effettuare alcuni esami dal medico di famiglia si sta lentamente avvicinando. La diagnostica di primo livello, uno dei cavalli di battaglia del Governo - che sta spingendo sulla medicina territoriale - ha avuto un nuovo impulso dalla trasmissione alle Regioni del nuovo decreto attuativo delle misure previste dalla Manovra 2020. Come si ricorderà erano stati stanziati 235 milioni per fornire ai medici di medicina generale le attrezzature per gli amulatori. Il ministro Speranza aveva già firmato una prima versione del decreto mai approvato e adesso l'iter è ripreso grazie anche ai nuovi fondi del Pnrr e col rinnovo dell'Acn della medicina generale.
Nel dettaglio il decreto prevede che le apparecchiature saranno assegnate in via prioritaria alle Case della Comunità hub, alle Case della Comunità spoke, agli spoke rappresentati dagli studi dei MMG e PLS e alle aggregazioni di medicina di gruppo tenendo conto delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne, rurali, piccole isole e periferie urbane, nel pieno rispetto del principio di prossimità, riporta Quotidiano Sanità. In queste aree dove, per le caratteristiche geografiche e morfologiche del territorio, la casa della comunità risulta particolarmente distante, lo studio del MMG deve essere ulteriormente rafforzato (strumenti di prima diagnostica, rete e telemedicina) al fine di garantire un’assistenza di prossimità adeguata e non accrescere le diseguaglianze territoriali.
Alle Regioni toccherà presentare al Ministero della salute entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto, un piano pluriennale dei fabbisogni per l’utilizzo anche parziale delle risorse assegnate con gli obiettivi di salute che si intendono perseguire, l’elenco delle apparecchiature sanitarie per la diagnostica di primo livello che si intendono acquisire, comprensivo di descrizione della tecnologia, dei costi di acquisto e di installazione. E inoltre non dovrà mancare una relazione sulle modalità di impiego delle apparecchiature sanitarie e sull’assetto organizzativo che si intende adottare ai fini dell’erogazione delle prestazioni assistenziali, tenendo conto delle diverse forme organizzative in cui operano i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, i tempi di acquisizione e di messa in funzione e collaudo delle apparecchiature sanitarie e il piano regionale di formazione per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta o l’adesione a quello predisposto dall’Istituto Superiore di Sanità. Tra i contenuti anche un piano di manutenzione, assistenza e aggiornamento, comprensivo anche delle modalità di fornitura e smaltimento dei consumabili necessari per il funzionamento dei dispositivi di proprietà delle aziende sanitarie che si intendono adottare sulle apparecchiature sanitarie e l’individuazione di specifici indicatori di processo e di risultato attraverso i quali le aziende sanitarie procedono a misurare l’attività svolta, secondo quanto previsto dagli Accordi integrativi regionali e in coerenza con il “Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria”.