Cioccolato Kinder ritirato per salmonella, quali i prodotti e cosa si rischia?
Sono stati segnalati 150 casi di salmonella in tutta Europa collegati ad alcuni lotti di cioccolato Kinder prodotti in uno stabilimento in Belgio
giovedì 14 aprile 2022
Fonte: Sanita' InformazioneKinder Sorpresa T6 Pulcini, Kinder Sorpresa Maxi 100g Puffi e Miraculous. Più precisamente i lotti fino a L098L e con scadenza in data 21/08/2022, ritrovati prevalentemente in vari supermercati come Carrefour, Penny Market, Sigma, Unes, Bennet, Lidl. Sono tutti i prodotti ritirati in Italia, solo in via precauzionale, a seguito della diffusione di un’epidemia di salmonella in tutta Europa.
Segnalati 150 casi di Salmonella in tutta EuropaI casi segnalati sono stati al momento 150. Gli Stati interessati sono Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Belgio. È proprio in Belgio che la Ferrero ha disposto a scopo precauzionale la sospensione dell’attività dello stabilimento di Arlon. Secondo una ricostruzione dell’Efsa e dell’Ecdc, le autorità preposte alla sicurezza alimentare e alla prevenzione e al controllo delle malattie, nel dicembre 2021 il ceppo di salmonella è stato rilevato in un serbatoio di reticolo presso lo stabilimento belga.
I primi sospetti risalgono a dicembre del 2021
In risposta al problema sono state adottate misure igieniche e sono stati aumentati i campionamenti e i test dei prodotti e dell’ambiente di lavorazione. Dopo nuovi test negativi per il batterio, la produzione e la distribuzione dei prodotti è andata avanti. A fine marzo, però, una serie di ulteriori test avanzati hanno permesso di collegare casi di salmonella nell’uomo con lo stabilimento in Belgio. E dal 2 aprile sono iniziate le segnalazioni di salute pubblica da parte delle autorità nazionali competenti.
Ad aprile la Ferrero ha richiamato i prodotti legati allo stabilimento belga
Ferrero ha effettuato un richiamo volontario di prodotti e lotti specifici in vari Paesi. Poi l’8 aprile 2022, a seguito di controlli ufficiali, l’autorità per la sicurezza alimentare in Belgio ha ritirato l’autorizzazione alla produzione. L’azienda ha quindi richiamato tutti i prodotti dallo stabilimento belga, mentre la magistratura belga ha avviato come dovuto una indagine.
Il focolaio ha colpito perlopiù bambini fino ai 10 anni d’età
Il «focolaio è in evoluzione e i bambini fino ai 10 anni d’età sono stati i più a rischio di infezioni gravi tra i casi segnalati», precisa ancora il rapporto Efsa-Ecdc, che sottolinea come «i richiami e i ritiri lanciati in tutto il mondo ridurranno il rischio di ulteriori infezioni». Gli esperti Efsa e Ecdc, con cui Ferrero continua a lavorare, affermano che sono necessarie ulteriori indagini per definire la causa principale, il tempo e i possibili fattori alla base della lavorazione, compresa la valutazione di un possibile uso ampio delle materie prime contaminate in altri impianti di lavorazione.
In Italia non c’è alcun rischio per le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa
Non sono stati segnalati casi di Salmonella in Italia direttamente connessi al focolaio belga. Per le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa, prodotti completamente in Italia nello stabilimento di Alba, non c’è alcun rischio. «La capacità di individuare potenziali problematiche è davvero importante», commenta Pietro Ragni, vicepresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi dell’Emilia Romagna, medico di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica.
Ragni: «Misure di contenimento adottate in tempi brevi»
«La rete di intercettazione delle potenziali epidemie alimentari, che si basa sulla condivisione di dati a livello europeo, ha permesso l’adozione di misure di contenimento del rischio in tempi relativamente brevi», sottolinea Ragni. «I casi segnalati sono stati relativamente pochi, e non si sono verificate conseguenze gravi. La Ferrero – continua – è nota per gli standard di sicurezza molto elevati, questo episodio porterà a misure ancora più stringenti. L’ipotesi più plausibile è che si sia verificato un errore nella filiera di controllo e sanificazione».