Accordo salute-Regioni medicina generale: nella Case di comunità medici dipendenti

Le Regioni chiedono di poter assumere con contratto di dipendenza il personale sanitario

mercoledì 02 febbraio 2022

Dall'ultima proposta delle Regioni al Governo sembrerebbe che la strada verso la dipendenza dei medici di famiglia sia in discesa. Nella lunga riunione di ieri i governatori hanno confermato i termini dell'accordo, ovvero la conferma del rapporto di convenzione con i medici di medicina generale, ma con un orario di lavoro di 38 ore settimanali, di cui sei nelle case di comunità e altre 12 nel Distretto. Tuttavia la novità sicuramente più rilevante dell'incontro è stata la richiesta, da parte dei rappresentanti delle Regioni, di poter assumere con contratto di dipendenza con il Servizio sanitario il personale sanitario per le Case di Comunità e per quelle aree dove è più evidente la mancanza di camici bianchi.

Di fatto, come abbiamo riportato nei giorni scorsi, l'idea, di cui la Regione Campania se n'è assunta la pternità ("Aveva giudicato inopportuna l’ingerenza del Ministero della Salute su competenze regionali visto che è il Comitato di settore Regioni-Sanità a scrivere l’Atto d’indirizzo"), sta facendo proseliti, tanto che adesso il fronte dei Governatori si muove unito verso quella direzione. Alla fine della giornata la parola passa al ministro della Salute Speranza, che non si è mai detto favorevole a far entrare i medici di famiglia come dipendenti (e anche l'Enpam è su questa lunghezza d'onda). Ma probabilmnete davanti a tanta compattezza potrebbe fare un passo indietro.