Pronto soccorso Policlinico d'estate «rifugio» di anziani

Disagi per i lavori in corso, «ma funziona il lavoro di squadra»

martedì 20 agosto 2019

La Gazzetta del Mezzogiorno

«Il giorno di ferragosto? Come sulle spiagge delle Seychelles; il pomeriggio in particolare, affollato di nonnetti». Lucia, ausiliario al Pronto Soccorso del Policlinico, ironizza sull'affluenza al reparto dove lavora. Si riferisce al periodo più caldo, in tutti i sensi, dell'anno.

 A quanto pare, il mal vezzo di parcheggiare gli anziani in ospedale ad agosto, quando le ferie incombono e le badanti latitano, non è caduto in disuso. «È facile commentare così dall'esterno - racconta sconsolata la signora Antonietta, che torna ad accompagnare al Pronto Soccorso il padre anziano, Der la seconda volta negli ultimi quindici giorni. «Ma se mio padre, non appena non mi vede attorno a lui, si fa venire tutti i mali del mondo, che devo fare? Mi sento più sicura a lasciarlo ricoverato.

Almeno è in buone mani» conclude. «Abbiamo una media di 300 ac- cessi al giorno»: a parlare è Giuseppe Vendola, vicedirettore del Pronto Soccorso. «E Policlinico rimane il punto di riferimento non solo di Bari ma di buona parte della regione. - continua Vendola - Si riversano comunque tutti qui». Eppure questa estate è particolarmente difficile per la struttura: il 10 luglio sono iniziati i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso, e gli spazi di cura solitamente utilizzati sono stati temporaneamente spostati in ambulatori di emergenza. «Si lavora in affanno più del solito - continua Vendola - spesso è difficile mantenere autocontrollo ma la mancata lucidità non possiamo permettercela. Solo un grande lavoro di squadra, come il nostro, ci consente di affrontare queste difficoltà associate all'emergenza del contesto in sé».

Le ambulanze si affollano e incrociano davanti l'accesso provvisorio. «Nel nuovo pronto soccorso sarà ripristinato il vecchio accesso ai mezzi». Sotto i portici comunque assolati del padiglione Asclepios, si affollano parenti in attesa. L'accettazione del Pronto Soccorso, già di per se caotica, messa cosi appare l'ingresso di un ospedale da campo. «Laddove c'era il corridoio di direzione ora c'è la sala di attesa dei parenti e dei codici verdi - spiega la caposala Pasquina Giorgio - Mentre dov'era la medicina d'urgenza, ora ci sono gli ambulatori per i vari codici e la sala di attesa per il codice giallo. Lo scriva per favore - chiede Giorgio - un grazie a tutto lo staff, per pazienza e professionalità che stanno dimostrando».