Sciopera la Medicina Generale
Martedì 19 maggio sciopera la Medicina Generale. Comunicato Stampa
lunedì 18 maggio 2015
Martedì 19 maggio sciopera la Medicina Generale:
· Gli studi dei medici di famiglia saranno chiusi dalle ore 8 alle ore 20. Verranno comunque garantite le prestazioni indispensabili: visite domiciliari urgenti, in assistenza programmata a pazienti terminali, prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI) e programmata.
· I medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) si asterranno dal lavoro dalle 20 alle 24. Saranno garantiti i contingenti minimi previsti dagli accordi.
· I medici del 118 si asterranno dal lavoro nell’intera giornata. Anche in questo settore saranno garantiti i contingenti minimi previsti dagli accordi.
· I medici penitenziari si asterranno dal lavoro nell’intera giornata. In ogni caso dovranno essere assicurate le urgenze, le visite ai nuovi ingressi in carcere, il rilascio del nulla osta ai partenti in causa.
“Chiediamo scusa ai cittadini per i disagi che inevitabilmente uno sciopero nel settore della sanità comunque determina”, ha dichiarato il dott. Filippo Anelli – segretario regionale della Fimmg. “Ci rendiamo conto che, nonostante saranno garantite le urgenze e l’assistenza ai malati terminali o l’assistenza domiciliare, molti malati potrebbero avere difficoltà nell’accesso ai servizi. Per questo abbiamo chiesto a tutti i medici di essere disponibili ad accogliere le richieste dei malati più bisognosi, riducendo per quanto possibile questi inconvenienti. Infatti, prima di ogni altra cosa siamo medici e l’assistenza ai bisognosi è un imperativo etico che è parte costitutiva della nostra professione”.
La protesta si è resa necessaria a causa delle posizioni assunte dalle Regioni che vorrebbero la medicina generale organizzata in maniera diversa da quella attuale, avviando iniziative che portano verso una subordinazione senza garanzie dell’assistenza, riproposta in modo sempre più pressante, che mira ad allontanarla dal rapporto di fiducia, principio fondante della medicina generale, per spingerla verso un surrogato del rapporto a consulenza oraria attivato su chiamata da parte di dipendenti ASL.
Per questo abbiamo chiesto ai cittadini di sottoscrivere la petizione “Campagna contro l’abolizione del medico di famiglia” indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e ai Presidenti Regioni e Provincie Autonome.
Fimmg non ha indetto un giorno di sciopero, ma un primo mese di iniziative sindacali, anche avviando una campagna di promozione dell’assistenza pubblica fatta da professionisti liberi e responsabili e da cittadini cui nessuno, tantomeno le regioni, possono negare la libertà di scegliere. Una campagna a difesa di quel patto terapeutico tra paziente e medico che da sempre caratterizza la medicina generale e che si fonda sull’unica appropriatezza valida: quella basata sulla scienza del professionista e sull’interesse del paziente.
Bari, 18 maggio 2015