Alta Murgia, l'ospedale è abbandonato a sé stesso
Stea: «Personale medico e paramedico insufficiente. Emiliano intervenga
sabato 22 agosto 2015

Alla ripresa dei lavori, la neonata giunta di Michele Emiliano entrerà nel vivo della gestione della macchina amministrativa della Regione. A monte di tutti i problemi, la Sanità. E in particolare l'edilizia sanitaria dopo il ridisegno della mappa dei servizi di assistenza. Due emergenze emergono dalla denuncia dei consiglieri regionali della lista Ap-Ncd-Lista Schittulli, GianniStea e Luigi Morgante. «Dal momento che Emiliano ha trattenuto la delega alla sanità -spiegaStea- è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e iniziare immediatamente a porre rimedi agli sfasci compiuti da dieci anni di malgoverno di Vendola. Cominciando proprio dall'ospedale dell'Alta Murgia che, dopo lavori infiniti, rischia di diventare un'inutile cattedrale nel deserto. Facciamo del Perinei un ospedale funzionale senza ulteriori indugi e perdite di tempo». Il consigliere regionale elenca anche una serie di mancanze «che potrebbero essere risolte in breve tempo e con costi limitati e che renderebbero l'ospedale dell'Alta Murgia. Mancanze di carattere logistico, ma anche organizzativo. «A fronte di oltre 15 reparti - ricorda Stea -ci sono solo 3 primari: quello della Radiologia, del Pronto soccorso e dell'Ortopedia. Il primario di quest'ultimo reparto, essendo anche Capodipartimento, è quasi sempre assente. I restanti reparti hanno soltanto dei responsabili facenti funzione. Questa situazione determina una gestione ordinaria di stallo degli interventi a discapito della qualità e deUa tipologia degli stessi. E non solo, i reparti di nuova istituzione (Urologia, Otorino, Oculistica e Neurologia), ciascuno dotato di 4-6 posti letto, hanno un organico medico specialistico del tutto insufficiente». «Ap-Ncd - conclude Stea- con- tinuerà una battaglia senza confini affinché anche la Puglia possa avere un sistema sanitario pubblico in grado di soddisfare le esigenze di chi soffre e del personale stesso al momento aUe prese con sacrifìci immani per assicurare la preziosa opera di assistenza. Nessuno si illuda: non saranno tollerate farse giocate sulla pelle dei cittadini e torniamo a chiedere con forza una netta virata neUe politiche della salute e contro chi ha smembrato la sanità nella nostra regione facendo pagare un conto elevatissimo aUe fasce più deboli della popolazione: gli ammalati». Dell'ospedale Mannuzzi di Manduria parla invece Morgante, il quale ricorda: «Ho fatto parte deUa delegazione che, prima ancora che esplodessero i disagi legati alla turnazione e al ridimensionamento del personale imposto dalle ferie estive e daUa EMILIANO II presidente della Regione Puglia ha tenuto per sé la delega alla Sanità carenza di organico, e che hanno portato alla chiusura dei servizi di Nefrologia e Pediatria, ha incontrato il direttore generale dell'Asl Stefano Rossi. Questi, in due diverse occasioni, ha assicurato che si tratta di chiusure solo temporanee, e che nel prossimo mese di settembre avverrà il pieno ritorno alla normalità, con un ulteriore miglioramento dei servizi e delle prestazioni erogate in Pediatria». Poi la speranza che le cose vadano a posto con rapidità. «Comprendendo i disagi di utenti e fruitori - spiega Morgante - continuerò comunque a vigilare sul rispetto di impegni assunti pubblicamente e soprattutto a difendere il presidio ospedaliero da qualunque ipotesi di ridimensionamento e smantellamento, che sarebbe in profonda contraddizione con la programmazione e le politiche sanitarie messe in atto negli ultimi anni»