Il litio può ridurre il rischio di suicidio per le persone affette da disturbi dell'umore
E' il risultato di uno studio inglese pubblicato sul BMJ
giovedì 01 agosto 2013

Una nuova revisione sistematica dei dati suggerisce che un farmaco vecchio e poco costoso, il litio, può aiutare a ridurre il rischio di suicidio nelle persone affette da disturbi dell'umore come la depressione o il disturbo bipolare, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal.
Il trattamento con farmaci stabilizzanti dell'umore come il litio, anticonvulsivanti o antipsicotici può aiutare a mantenere l'umore nei limiti della norma, ma il loro ruolo nella prevenzione del suicidio è poco chiaro, a detta delle informazioni di base pubblicate nello studio.
L'esame è stato condotto dl Dott. Andrea Cipriani, del Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Oxford nel Regno Unito. Il suo team ha analizzato i risultati di 48 studi clinici che hanno coinvolto più di 6.600 persone.
I ricercatori hanno scoperto che il litio potrebbe essere collegato con una riduzione del 60 per cento del rischio di suicidio e di altre cause di morte rispetto alle persone che hanno preso un placebo.
Hanno anche scoperto che il litio può ridurre il rischio di autolesionismo nelle persone affette da disturbi dell'umore. "La revisione conferma il litio come agente efficace per ridurre il rischio di suicidio nelle persone con disturbi dell'umore", ha affermato il team di ricercatori.
Non c’è ancora chiarezza rispetto al funzionamento del meccanismo che riduce il rischio di suicidio. Il litio può ridurre le recidive di disturbi dell'umore, ma c'è anche "qualche evidenza che il litio diminuisca l'aggressività e, eventualmente, l’impulsività, che potrebbe essere un ulteriore meccanismo anti-suicida", hanno detto i ricercatori.
Il farmaco ha molti effetti collaterali, tuttavia, per questo i ricercatori hanno sottolineato che i medici "hanno bisogno di avere una visione equilibrata dei benefici e dei rischi del litio nel singolo paziente."
Leggi lo studio sul BMJ
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