Viagra: il 22 giugno scade il brevetto

cominciata la corsa allla produzione del generrico

giovedì 17 gennaio 2013

(Fonte Pharmastar)

Scadrà il prossimo 22 giugno il brevetto italiano per il Viagra, il piu' famoso farmaco contro i problemi di erezione maschile, ed e' gia' in atto la 'corsa' tra varie aziende produttrici di farmaci generici per assicurarsene la produzione. Almeno dieci imprese del settore stanno cercando di approfittare della situazione, entrando in un giro di affari che vale circa 73 milioni di eur

In Europa il brevetto e' scaduto gia' in 8 nazioni, tra cui la Spagna. Dal lancio nel 1998 al 2011, sono stati consumati circa due miliardi e mezzo di pillole (6 pasticche al secondo).
Oggi nel mondo si usa una pastiglia ogni sei secondi e a fine 2011 erano state vendute due miliardi e mezzo di pillole. L'incasso per la Pfizer, il produttore, è stato di circa due miliardi di dollari all'anno e in dieci anni in Italia sono state acquistate 60 milioni di pasticche: 4.300 ogni mille uomini over 40.

Da qualche giorno il prezzo è stato alzato dalla Pfizer, che punta a guadagnare di più negli ultimi mesi di monopolio. Poi, inevitabilmente, il prezzo scenderà. Anche sul mercato clandestino. Un dettaglio non insignificante, visto che il Viagra risulta il farmaco più contraffatto e più diffuso su canali illegali. In questo settore si possono fare soltanto stime, certo, ma appare un fatto pressoché assodato che il mercato clandestino sia doppio di quello legale. Quando i prezzi si abbasseranno, questo secondo canale di diffusione presumibilmente si ridurrà, e i produttori scommettono anche su un aumento dei consumi.

Le pillole per il sesso della terza età sono nate per caso. Tutto iniziò nel 1986 quando alcuni ricercatori scoprono che l'inibizione di un enzima presente nella muscolatura liscia dei vasi sanguigni diminuisce la resistenza vascolare e riduce l'aggregabilità delle piastrine, gli elementi del sangue che svolgono un compito fondamentale nel processo di coagulazione ma il cui ammassarsi all'interno di vene e arterie ne può procurare l'occlusione, parziale o totale. Gli studiosi pensano ai possibili, benefici effetti di un farmaco capace di inibire l'enzima PDE5 nell'angina pectoris.

Originariamente il composto fu creato negli anni Ottanta da due ricercatori della Pfizer come trattamento per l’angina. La conclusione fu deludente, ma il sildenafil aveva un particolare effetto collaterale: alle persone su cui fù sperimentato procurava prolungate erezioni a 3 giorni dall’assunzione. Quando si accorsero degli “effetti collaterali” bloccarono i loro esperimenti. Qualcun’altro invece pensò di sfruttare la capacità di indurre l’erezione nell’uomo, e nel 1998 arrivò l’approvazione da parte della Food and Drug Administration.

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