Emergenza: dopo tramonto dell’AREU, la Regione coinvolga i sindacati medici
Gaballo: la riorganizzazione della rete delle postazioni non può non tenere conto del parere dei medici
lunedì 09 dicembre 2019

L'obiettivo è continuare a dare ai cittadini pugliesi un sistema dell'emergenza di eccellenza rispetto allo scenario nazionale. Al momento il 118 pugliese, secondo i dati forniti dalle società scientifiche di settore, riesce a garantire un tempo medio di arrivo sulla scena per codici rossi e gialli, in area urbana ed extraurbana, di 16 minuti e 8 secondi, tra i più veloci in Italia; inoltre, grazie all’elevato indice di medicalizzazione e di infermierizzazione degli equipaggi di soccorso, il 30% di tutti i pazienti viene visitato, trattato e lasciato a domicilio, evitando accessi inappropriati al Pronto Soccorso.
In un momento storico in cui il modello di riferimento per il servizio sanitario regionale è basato su pochi ospedali e una rete diffusa di servizi sul territorio, il 118 deve continuare a rappresentare uno snodo importante di questa rete. “Bisogna stare attenti a non impoverire il sistema territoriale, stabilizzando i medici dell’emergenza-urgenza che hanno contratti precari, accelerando le procedure concorsuali per i contratti in convenzione a tempo indeterminato, ridefinendo l’AIR. - commenta Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari - “Insomma, nel ripensare l’organizzazione del sistema, ci aspettiamo che la Regione investa nelle risorse umane e convochi i sindacati ai tavoli di discussione”.