Toscana, Mmg: si liberano le due ore al sabato ma arrivano formazione aziendale e riunioni Aft

Tra le proposte, anche la consultazione del fascicolo sanitario elettronico (Doctor 33)

mercoledì 30 agosto 2017

Doctor 33

Medici di famiglia impegnati tutti i sabati in cambio dell'attribuzione ai medici di continuità assistenziale delle due ore tra le 8 e le 10 di sabato: è stata letta così in alcune realtà locali la proposta della Regione all'esame dei sindacati Fimmg Snami Smi. Diversa la lettura di Vittorio Boscherini segretario Fimmg secondo cui l'accordo non tocca tutti i sabati ed è positivo, poiché uniforma prassi fin qui adottate in modo diverso anche nella stessa area vasta. La bozza prevede che dalle 8 alle 10 del sabato sia ovunque la continuità assistenziale a prendere in carico l'assistenza in cambio di 10 euro in più l'ora (da 22 a 32) per le due ore svolte. E prevede che i medici di assistenza primaria e continuità assistenziale condividano le informazioni sui pazienti "impegnandosi a consultare il fascicolo sanitario elettronico" con modalità operative ed incentivi da approvare in comitato aziendale. Sempre a livello di Asl saranno definite le regole per gli accessi dei medici di CA a domicilio dei pazienti polipatologici a rischio in assistenza integrata e programmata; il medico coordinatore del team assistenziale dovrà definire la necessità di visite programmate al sabato e la domenica. Quanto ai carichi di lavoro: almeno 5 riunioni delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (che la Toscana ha già realizzato con nomine dei relativi coordinatori) andranno programmate dai coordinatori i sabati mattina, "finalizzate in particolare a sviluppare azioni per la promozione e l'adesione ai Protocolli diagnostico terapeutico assistenziali, il monitoraggio della gestione delle patologie croniche in sanitaÌ d'iniziativa e una migliore compliance del paziente alle terapie". 

La formazione continua, a cura del direttore dipartimento MG, dovràÌ svolgersi il sabato "e solo eccezionalmente in altre giornate". A livello locale, il documento suscita distinguo specie tra i medici titolari di scelte. Liliana Gradi, leader Snami Siena, vede una «proposta che costringe i medici di assistenza primaria, componenti dell'aggregazione funzionale, ad essere a disposizione dell'Asl 6 giorni su 7, portando il già gravoso orario istituzionale settimanale da 40 ore (per un massimalista con 1500 scelte) ad oltre 50 ore». Gradi punta poi il dito sui poteri del direttore di dipartimento Asl, figura nominata dal direttore generale d'area vasta che può vivere un conflitto d'interesse ove fosse già rappresentante dei MMG in Comitato aziendale. Boscherini (Fimmg Toscana) replica che «sul documento anche gli altri sindacati sono d'accordo. Intanto mette omogeneità: in una stessa Asl fin qui c'erano località, ad esempio nel Fiorentino Prato e Pistoia, dove la fascia 8-10 del sabato era coperta da medici CA mentre ad Empoli e Firenze provvedevano i medici di assistenza primaria. In più, l'impegno dei medici di CA consente di convogliare tutte o quasi al sabato, in prevalenza al mattino, le ore di formazione tanto per il medico di assistenza primaria quanto per il medico di CA non in turno, così da risparmiare alle Asl le spese per sostituire i medici. Sempre al sabato, si dirottano almeno 5 riunioni delle dodici annuali, una al mese, che i componenti delle aggregazioni funzionali sono tenuti a indire per contratto; fin qui spesso si svolgevano la sera dopo cena. Cinque sabati l'anno più gli altri destinati alla formazione non sono "tutti i sabati"».

Anche Snami Toscana con il presidente Alessio Lambardi sottolinea come la continuità assistenziale operativa dall'inizio del sabato consenta ai "medici di guardia" una migliore integrazione con i medici di assistenza primaria nel piano regionale cronicità. «Nella bozza, che si firma ai primi di settembre, più che aggravi di lavoro vediamo minor peso burocratico e uso migliore del tempo, nonché elementi di motivazione per il medico di CA e di supporto al collega MMG. A tutti sarà possibile accedere a terapie in atto e referti, laddove oggi si perde molto tempo nel copiare, e si potrà costruire un servizio che presenta elementi di continuità e di efficienza tra giorno e notte nonché tra giorni feriali e festivi».