Multe ai medici antì-vaccini È rivolta contro la Lorenzin
Il ministero fa dietrofront: «Chiediamo soltanto di informare bene»
domenica 18 ottobre 2015

Prima il decreto sulTappropri atezza delle prescrizioni, che aveva portato i camici bianchi sull'orlo dello sciopero, oralaproposta, anche separ-zialmente smentita dal ministro Lorenzin, di sanzionare chi non consiglia o addirittura non impone le vaccinazioni. I medici, nonostante le rassicurazioni delministero della Salute, sono sempre più in fibrillazione. C'è un malcontento ge-neralenei confronti dellepoli tiene sanitarie, soprattutto tra coloro che lavorano in rapporto di dipendenza o convenzione con il servizio pubblico. «Quella delle sanzioni è un'ipotesi assurda», attacca l'Ordine dei medici di Roma, in attesa cheil20 ottobre siaffron-til'argomento discutendo ilpia- no nazionale vaccini in un incontro tra regioni e ministero. In primo piano le strategie per fermare il calo dellevaccin azioni, già scese sotto ilimiti di sicurezza, anche puntando sul senso diresponsabilità degli operatori sanitari, che in caso di ina-dempienzarischiano azioni comunque da concordare con gli Ordini. Anche se la radiazione è stata subito esclusa dalla Lorenzin dopo le prime levate di scudi, la categoriarimane in agitazione. «Se verrà confermata l'ipotesi dellesanzioni -fasape-rel'Ordine-saràrespintasenza se e senzama da tuttala categoria, poiché sarebbe l'ennesima dimostrazionediunaveraepro-pria caccia alle sueghe attuata neinostri confronti». Per Roberta Cheversani, presidente della federazione di tutti gli Ordini dei medici italiani, «ilprimo or- gano a valutare il comportamento dei medici deve essere l'Ordine, non va bene affrontare sempre questi temipartendo prima dalle sanzioni». Dal ministero continuano ad arrivarerassicur azioni. Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione del dicastero, parla di una polemica priva di fondamento, che crea inutili al -larmismi. «Il piano non prevede sanzioni - garantisce - ma chiede a medici e infermieri di informare correttamente. Ogni azione attuativa del piano èpre-visto chiaramente che vengain-trapresaconimedici, non contro di loro. Chi dovrebbe proporre le vaccinazioni, raccomandarle ai propri assistiti, spiegarne i benefici alle famiglie, se non i medici?». Il vero prò blemap er Guerra è il «dram -matico calo» della copertura vaccinale. Allarme sottolineato anche da Carlo Signorelli, della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica: «Quando si scende sotto illivello del95 per cento la popolazione è arischio infezio-ne». Ei dati epidemologici dicono che in Italia la soglia d'allarme è stataraggiunta. «Vaccinar -sièutileedèsicuro-sostieneSi-gnorelli - non solo per il singolo individuo ma anche p er tutta la collettività». Il Codacons, invece, ritiene che sia in corso «una campagna a favore delle lobby del farmaco», esidicepronto adunaraffi-ca di denunce contro le vaccinazioni di massa. PRONTI ALLE DENUNCE Il Codacons all'attacco: «Campagna a favore delle lobby del farmaco» Parole chiave Copertura Si tratta della soglia di tutela vaccina le,fissata al 95%, sotto la quale la popolazione non è più protetta da virus e batteri Allergie gravi Dopo le vaccinazioni risultano davvero rarissime: secondo gli studi scientifici sono 1,3 ca-sisu un milione di iniezioni Morbillo A causa del calo dei vaccini, è ancora in circolazione il morbillo che, secondo l'Oms, dovrebbe già essere sparito Obbligatori Ivaccinichegarantiscono l'immunizzazione contro malattie come la difterite, il tetano, la poliomielite e l'epatite «B»