Gestione del diabete in gravidanza : nuovo standard di qualità del NICE

L’incidenza del diabete gestazionale è in aumento anche a causa di un più elevato tasso di obesità

mercoledì 27 gennaio 2016

Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) inglese ha pubblicato un nuovo standard di qualità sul trattamento del diabete al fine di fornire ai medici un ulteriore strumento che possa facilitare la corretta gestione della malattia per le donne che aspettano un bambino o che stanno pianificando una gravidanza.

In Inghilterra e in Galles partoriscono circa 70.000 donne in un anno e il 5% ha il diabete preesistente o il diabete gestazionale. Delle donne che hanno il diabete durante la gravidanza si stima che circa l’87,5% ha quello gestazionale, il 7,5% ha il diabete di tipo 1 e il restante 5% ha il diabete di tipo 2. L’incidenza del diabete gestazionale è in aumento anche a causa di un più elevato tasso di obesità nella popolazione generale e del maggior numero di gravidanze di donne più avanti con l’età.

Il diabete in gravidanza è associato a rischi per la donna e per il feto in via di sviluppo. Nelle donne con diabete preesistente sono più comuni episodi di aborto spontaneo, pre-eclampsia e parto pretermine. Inoltre, la retinopatia diabetica può peggiorare rapidamente durante la gravidanza. Nei bambini nati da madri con diabete preesistente sono più comuni episodi di malformazioni congenite, macrosomia, lesioni alla nascita, mortalità perinatale e postnatale.

La comunicazione pubblicata sul sito del NICE elenca gli specifici obiettivi e miglioramenti che possono derivare dagli standard di qualità, sottolineando l’importanza di sviluppare un rapporto di dialogo e di fiducia fra il medico e il paziente, senza dimenticare il ruolo strategico della famiglia rispetto alle decisioni relative al processo di cura del  paziente.

Anche l’Agenzia Italiana del Farmaco, nell’ambito del suo progetto scientifico sul corretto uso dei farmaci in gravidanza, si è occupata di questa tematica così delicata. Lo ha fatto tramite la realizzazione di una specifica scheda informativa contenente le più aggiornate informazioni disponibili. All’interno della scheda, molto interessante è il riferimento all’attività di counseling per la donna in dolce attesa al fine di informarla su come e quanto il cibo e l’esercizio fisico possano contribuire a prevenire l’insorgere della malattia e a migliorarne il decorso, soprattutto in relazione alle possibili complicanze sulla mamma e sul bambino causate dal diabete. L’AIFA ha inoltre messo a disposizione dei pazienti e dei medici uno strumento per orientarli nel percorso decisionale sulla scelta della terapia farmacologica individuale più adatta per il trattamento del diabete mellito di tipo 2. Si tratta di uno dei diversi Algoritmi terapeutici sviluppati dall’Agenzia e in continuo aggiornamento che, tramite accesso libero online, permette di individuare il corretto target glicemico del paziente e successivamente la terapia farmacologica più opportuna.

L’AIFA, infatti, è convinta che il coinvolgimento del paziente sia tra i fattori che meglio possono influire sull’aderenza al trattamento.
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