Il decreto Lorenzin è inapplicabile e va contro la tutela della salute dei cittadini
L’Ordine dei medici di famiglia della BAT non ci sta al “Decreto sull’appropriatezza delle prescrizioni
mercoledì 10 febbraio 2016

dal sito Bisceglie in Diretta
«Il decreto Lorenzin è inapplicabile e va contro il concetto di tutela della salute dei cittadini»
«Il decreto Lorenzin è inapplicabile e va contro il concetto di tutela della salute dei cittadini»
L’Ordine dei medici di famiglia della BAT non ci sta al “Decreto sull’appropriatezza delle prescrizioni” pubblicato dal Ministero della Salute del 9 Dicembre 2015.
La nuova norma limita le prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e gli accertamenti diagnostici che riguardano Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare.
A seguito delle nuove norme, i medici curanti potranno prescrivere prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale soltanto se il malato corrisponde ai criteri per cui la prestazione può essere garantita gratuitamente (salvo il ticket) dallo Stato. Radiografie, esami del colesterolo e altri test di ordinaria amministrazione diventeranno a pagamento per gran parte della popolazione, anche indigente. i medici che violeranno le nuove norme saranno fortemente sanzionati.
L’assemblea dei medici di famiglia della Fimmg – Federazione Italiana Medici Di Medicina Generale della BAT, riunitasi il 4 febbraio presso l’ordine dei medici di Trani ha concluso che Il Decreto sulla appropriatezza «rappresenta un ulteriore attacco al Sistema sanitario nazionale alla sua natura universale, solidale ed egalitaria sancita dal l’articolo 32 della costituzione costituendo un’ulteriore spinta verso il progetto malcelato di una sanità privatistica ed assicurativa». Così si è espresso il dottor Benedetto Delvecchio, Segretario provinciale Barletta Andria Trani della Federazione Italiana Medici Di Medicina Generale e presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani.
«Il Decreto è inapplicabile - spiega il dott. Delvecchio - poiché manca delle specifiche tecniche e poi è in palese contraddizione con quanto in precedenza stabilito e legiferato in materia di erogabilità delle prestazioni sanitarie. La limitazione di numerosi esami diagnostici specie in campo oncologico e preventivo è lesiva dell’autonomia professionale dei medici e pericolosa per la tutela della salute dei cittadini. Inoltre il decreto che costringe i medici a sottrarre tempo agli aspetti clinici del proprio lavoro con ulteriori incombenze che porteranno inevitabili disagi per i cittadini ed in particolare i malati cronici e gli anziani, che si vedranno costretti a un inevitabile pendolarismo tra ambulatori ed uffici per vedere riconosciuto il loro diritto alle cure».
L’assemblea dei medici di famiglia della Fimmg alla luce di tutto questo chiede che: «La Regione Puglia assuma una pubblica posizione sul Decreto Lorenzin e sulla, sua applicabilità», che «la Asl Bat informi i medici di famiglia e gli specialisti delle implicazioni del decreto e fornisca a tutti gli operatori sanitari gli strumenti necessari alla sua applicazione» e che «i cittadini si uniscano ai medici nella protesta contro la deriva privatistica della sanità e a difesa del SSN pubblico , a rinnovare il patto di alleanza terapeutica con il proprio medico quale unico strumento di garanzia di cura e di tutela della salute».
L’Ordine dei medici di famiglia della BAT non ci sta al “Decreto sull’appropriatezza delle prescrizioni” pubblicato dal Ministero della Salute del 9 Dicembre 2015.
La nuova norma limita le prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e gli accertamenti diagnostici che riguardano Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare.
A seguito delle nuove norme, i medici curanti potranno prescrivere prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale soltanto se il malato corrisponde ai criteri per cui la prestazione può essere garantita gratuitamente (salvo il ticket) dallo Stato. Radiografie, esami del colesterolo e altri test di ordinaria amministrazione diventeranno a pagamento per gran parte della popolazione, anche indigente. i medici che violeranno le nuove norme saranno fortemente sanzionati.
L’assemblea dei medici di famiglia della Fimmg – Federazione Italiana Medici Di Medicina Generale della BAT, riunitasi il 4 febbraio presso l’ordine dei medici di Trani ha concluso che Il Decreto sulla appropriatezza «rappresenta un ulteriore attacco al Sistema sanitario nazionale alla sua natura universale, solidale ed egalitaria sancita dal l’articolo 32 della costituzione costituendo un’ulteriore spinta verso il progetto malcelato di una sanità privatistica ed assicurativa». Così si è espresso il dottor Benedetto Delvecchio, Segretario provinciale Barletta Andria Trani della Federazione Italiana Medici Di Medicina Generale e presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani.
«Il Decreto è inapplicabile - spiega il dott. Delvecchio - poiché manca delle specifiche tecniche e poi è in palese contraddizione con quanto in precedenza stabilito e legiferato in materia di erogabilità delle prestazioni sanitarie. La limitazione di numerosi esami diagnostici specie in campo oncologico e preventivo è lesiva dell’autonomia professionale dei medici e pericolosa per la tutela della salute dei cittadini. Inoltre il decreto che costringe i medici a sottrarre tempo agli aspetti clinici del proprio lavoro con ulteriori incombenze che porteranno inevitabili disagi per i cittadini ed in particolare i malati cronici e gli anziani, che si vedranno costretti a un inevitabile pendolarismo tra ambulatori ed uffici per vedere riconosciuto il loro diritto alle cure».
L’assemblea dei medici di famiglia della Fimmg alla luce di tutto questo chiede che: «La Regione Puglia assuma una pubblica posizione sul Decreto Lorenzin e sulla, sua applicabilità», che «la Asl Bat informi i medici di famiglia e gli specialisti delle implicazioni del decreto e fornisca a tutti gli operatori sanitari gli strumenti necessari alla sua applicazione» e che «i cittadini si uniscano ai medici nella protesta contro la deriva privatistica della sanità e a difesa del SSN pubblico , a rinnovare il patto di alleanza terapeutica con il proprio medico quale unico strumento di garanzia di cura e di tutela della salute».