L’influenza fa paura 150 ricoveri al giorno gli ospedali si alleano per liberare posti
Pronto soccorso presi d’assalto: sospesi i ricoveri ordinari
martedì 20 gennaio 2015

Repubblica Bari
Centocinquanta ricoveri al giorno, 520 chiamate al 118 di Bari ogni 24 ore, codici rossi aumentati del 90 per cento. Sono alcune delle cifre più preoccupanti emerse nel corso dell'incontro di quella che è stata ribattezzata Task force Bari, una commissione congiunta costituita da Policlinico e Asl di Bari per affrontare l'emergenza influenza e tutte le successive emergenze sanitarie. Il gruppo di lavoro è formato dai direttori sanitari delle due aziende (Alessio Nitti per il Policlinico e Silvana Fornelli per l'Asl), dai direttori dei dipartimenti di emergenza-urgenza Tommaso Fiore e Paolo Sardelli, dai primari dei principali pronto soccorso della città e dal direttore del 118 di Bari, Gaetano Di Pietro.
È la stessa commissione a confermare che, nonostante la situazione sia sotto controllo, si è registrato un aumento dei casi gravi. I numeri sono quelli già anticipati da Repubblica nei giorni scorsi e si riferiscono a un confronto tra i pazienti visitati nel pronto soccorso del Policlinico tra il primo dicembre 2013 e il 15 gennaio 2014 e quelli visitati nello stesso periodo della stagione 2014-2015. A parità di accessi, quest'anno si è assistito a un aumento vertiginoso, più 150 per cento, dei casi trasferiti nei reparti di malattie infettive. Aumentati del 65 per cento anche i pazienti dirottati verso le pneumologie. I casi gravissimi hanno subito un incremento del 90 per cento, mentre i codici gialli hanno registrato un aumento del 24,7 per cento. ( a. cass.)
Centocinquanta ricoveri al giorno, 520 chiamate al 118 di Bari ogni 24 ore, codici rossi aumentati del 90 per cento. Sono alcune delle cifre più preoccupanti emerse nel corso dell'incontro di quella che è stata ribattezzata Task force Bari, una commissione congiunta costituita da Policlinico e Asl di Bari per affrontare l'emergenza influenza e tutte le successive emergenze sanitarie. Il gruppo di lavoro è formato dai direttori sanitari delle due aziende (Alessio Nitti per il Policlinico e Silvana Fornelli per l'Asl), dai direttori dei dipartimenti di emergenza-urgenza Tommaso Fiore e Paolo Sardelli, dai primari dei principali pronto soccorso della città e dal direttore del 118 di Bari, Gaetano Di Pietro.
È la stessa commissione a confermare che, nonostante la situazione sia sotto controllo, si è registrato un aumento dei casi gravi. I numeri sono quelli già anticipati da Repubblica nei giorni scorsi e si riferiscono a un confronto tra i pazienti visitati nel pronto soccorso del Policlinico tra il primo dicembre 2013 e il 15 gennaio 2014 e quelli visitati nello stesso periodo della stagione 2014-2015. A parità di accessi, quest'anno si è assistito a un aumento vertiginoso, più 150 per cento, dei casi trasferiti nei reparti di malattie infettive. Aumentati del 65 per cento anche i pazienti dirottati verso le pneumologie. I casi gravissimi hanno subito un incremento del 90 per cento, mentre i codici gialli hanno registrato un aumento del 24,7 per cento. ( a. cass.)
Cento postazioni dalla Asl, nel piano coinvolti i due Irccs di Bari e Castellana e il Miulli
i dati circolati in questi giorni sull'emergenza influenzale sta spaventando epidemiologi e medici. Un grafico in cui si confronta la curva epidemica dell'influenza in Puglia nella scorsa stagione con quella attuale. Al momento è sicuro che la curva crescente di quest'anno ha già superato l'acme della curva epidemica raggiunta lo scorso anno. Questo vuol dire che oggi ci sono più ammalati con influenza o sindromi influenzali di quanti se ne registrarono nel momento di massima aggressività della malattia nel 2014.
Un dato noto anche a chi ieri mattina ha preso parte alla Task Force Bari, il gruppo di lavoro costituito per coordinare le forze del territorio barese contro un'emergenza che ha creato le maggiori criticità proprio nell'area metropolitana barese e sembra aver colto di sorpresa anche gli esperti del settore per l'aggressività e vastità del fenomeno. Tre sono le principali iniziative che i direttori sanitari di Policlinico e Asl, insieme a direttori e primari di dipartimenti dell'emergenza-urgenza, hanno intrapreso per contrastare l'aumento dell'influenza: blocco dei ricoveri ordinari in tutti i presidi ospedalieri della provincia di Bari, potenziamento dei servizi di Obi (Osservazione breve) e istituzione del monitoraggio giornaliero condiviso della disponibilità di posti letto nell'intera rete ospedaliera.
A queste iniziative se ne aggiunge una quarta, al momento non ufficializzata, ma ormai data per certa: il coinvolgimento, all'interno della Task Force Bari, anche dei due Irccs di Bari e di Castellana Grotte e del Miulli, l'ospedale ecclesiastico di Acquaviva delle Fonti. «Una iniziativa senza precedenti – commenta il direttore genera- le dell'Asl Bari, Vito Montanaro – perché in questo momento, a causa della forte riduzione di posti letto ospedalieri, il contributo di tutti gli attori presenti sul territorio barese è un dato non solo eccezionale, ma anche necessario».
Intanto la stessa Asl sta lavorando per mettere a disposizione 100 posti letto in più, “prelevati” da altri reparti dei 7 presidi ospedalieri, da dedicare ai pazienti con sindromi influenzali, anche se all'interno della stessa Asl si segnalano molte resistenze dei pazienti di Bari città a ricoverarsi negli ospedali periferici come Altamura o Molfetta. Un percorso simile, ampliamento delle disponibilità, si sta facendo sull'Osservazione breve. Il Policlinico ha aumentato i suoi posti letto in Obi da 6 a 12, realizzando una nuova sala all'interno di un deposito, mentre l'Asl sta accelerando le pratiche per inaugurare le due Obi da 8 posti letto ciascuno all'interno dei pronto soccorso di San Paolo e Di Venere.
Intanto c'è preoccupazione per un possibile aumento dei casi gravissimi, vale a dire tutti quei soggetti in rianimazione per problemi respiratori causati dal virus H1N1. Alla fine della settimana scorsa se ne contavano 6, ma oggi potrebbero già essere 10 in tutta la Puglia: «Siamo preoccupati – conferma Cinzia Germinario, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico regionale che sta analizzando i dati riguardanti i nuovi casi in rianimazione nei suoi laboratori – non perché questa influenza sia particolarmente aggressiva, ma per il fatto che, essendoci poca gente vaccinata, stiamo dando al virus H1N1 la possibilità di girare liberamente e causare così altri casi gravissimi che finiscono in rianimazione. Perché l'aumento enorme di questi casi è legato proprio al basso tasso di vaccinazione registrato quest'anno. Ecco perché non finiremo mai di dire ai pugliesi che c'è ancora tempo per vaccinarsi. Chi non l'ha fatto, soprattutto anziani e soggetti con altre patologie, è vivamente pregato di farlo».