Servizio 118, piange il telefono cinquecento scherzi in un mese

L'allarme nell 'Asl Barì - Bat: C'è chi rischia la vita

giovedì 06 marzo 2014

Repubblica Bari

QUASI 500 scherzi telefonici nel giro di un mese. Oltre e carenze di personale e di mezzi, gli operatori del 118 della centrale operativa di Bari e Bat devono combattere anche con i falsi allarmi e le richieste di aiuto inesistenti. C'è il ragazzo che telefona al 118 e chiede un'ambulanza perché la nonna sta male. Poi si arriva sul posto e non c'è né l'emergenza e neanche la nonna.

C'è il simpaticone che chiama dalla cabina telefonica e chiude dopo pochi secondi.C'è poi anche chi si crede furbo e pensa di chiamare da un numero anonimo, non sapendo che nella centrale operativa risultano in chiaro tutti i numeri di telefono delle chiamate in entrata. Infine c'è chi ha beffato non solo il 118,ma anche polizia e vigili del fuoco.

Gli scherzi sono talmente tanti che i soccorritori del 118 dell'associazione Misericordia Andria hanno lanciato un appello ai cittadini: «Attenzione alle chiamate, un'ambulanza salva la vita». Sono state 12925 le richieste inoltrate alla centtale provinciale del 118 nei 28 giorni del mese di febbraio: di queste solo 7578 hanno generato un'emergenza reale mentre le restanti 5347 non hanno comportato urgenza e in molti casi si sono rivelate scherzi fatti da persone non identificate.

Ne sa qualcosa Gaetano Di Pietro, primario della centrale operativa del 118 di Bari e Bat: «Ormai ci siamo talmente abituati al fenomeno che non ci facciamo più caso. Ma ci siamo fatti furbi e sappiamo come neutralizzare gli scherzi». Dati alla mano nella centrale b arese nell'ultimo mese sono stati segnalati 476 scherzi. Di questi solo 3 sono arrivati fino in fondo e hanno comportato l'invio, inutile, di ambulanza. Scherzi inutili, ma soprattutto pericolosi: «Se nell'arco della mattinata vengono fatti dieci scherzi  spiega il primario e una telefonata dura due minuti, stiamo parlando di 20 minuti di tempo perso durante il quale avremmo potuto aiutare chi davvero ne aveva bisogno». A

lcuni scherzi sono difficili da scoprire, «ma c'è anche chi, poverino, ha qualche problema mentale e ci chiama per vedere l'effetto che fal'ambulanza sotto casa. In ogni caso, comunque, noi denunciamo tutto alla procura della Repubblica e ai carabinieri». I dati statistici sono completati da altri dati specifici sugli interventi da cui si focalizza bene come il contatto al numero del 118 resta una soluzione molto sbrigativa e poco cosciente di come si sta fisicamente.

Dei 7578 interventi, infatti, soltanto 386 casi sono stati trattati in codice rosso (cioè con la massima urgenza possibile), dopo che ben 643 casi di criticità presunta erano stati erroneamente indicati con quel codice. Stessa cosa per codici gialli e verdi: criticità presunta gialla, prima dell'arrivo dell'ambulanza, sono stati 4641 ma la valutazione sanitaria all'arrivo dei soccorsi ha confermato il codice giallo solo per 2799 pazienti. Insomma il 53 per cento degli interventi totali di un'ambulanza del 118 sono dei codici verdi o bianchi, cioè richieste a bassissima urgenza.

E così ci si ritrova ad intervenire per febbre, tosse o gengive sanguinanti. Richieste inappropriate per il servizio che deve essere garantito dal 118. «Ci sono anche le richieste incongrue  dice il primario della centtale operativa barese alle prese ogni giorno con carenza di mezzi e uomini e richiesta enorme di segnalazioni  se ti schiacci un dito col martello è meglio farti accompagnare in ospedale dallo zio, se hai la febbre chiama un familiare e non chiamare il 118, perché proprio queste sono le richieste che portano via tantissime energie». (a. cass.) "Ci sono anche le richieste incongrue se hai la febbre chiama un familiare"