Medici in formazione: «Lo Stato ci aiuti ad avviare la nostra attività»

Siamo dei piccoli imprenditori. Assumiamo del personale e diamo lavoro, quindi siamo libero professionisti a 360°

venerdì 18 ottobre 2019

Al Congresso della FIMMG è Noemi Lopes ad elencare i 'dolori' del giovane medico di famiglia. Ex segretario nazionale di Fimmg Formazione, sa bene quali sono le sfide che deve affrontare chi, terminato il corso triennale in medicina generale, inizia ad affacciarsi alla professione. L'acquisto dell'ambulatorio e dei macchinari o la gestione del personale di studio sia da un punto di vista amministrativo che economico sono «problematiche impegnative per un giovane medico - ci spiega la dottoressa Lopes -. Anche perché spesso coincidono con la fase della vita in cui un giovane vuole comprarsi casa e inizia a pensare ad una famiglia. A maggior ragione, quindi, queste spese causano delle preoccupazioni». 

Senza dimenticare che «andiamo verso una professione sempre più evoluta - aggiunge -. Se parliamo di medico 3.0, è chiaro che sarà opportuno acquistare tutti quegli strumenti che garantiscono una maggiore qualità dell'assistenza ma che risultano particolarmente impegnativi da un punto di vista economico». 

Tornano a chiedere un intervento dello Stato in loro sostegno, allora, i giovani medici di famiglia: «Spesso si tende a dimenticare che anche noi siamo dei piccoli imprenditori. Assumiamo del personale e diamo lavoro, quindi siamo libero professionisti a 360°. E allora è fondamentale che, nel momento in cui avviamo la nostra attività, si trovino risorse non esclusivamente legate al Fondo sanitario». 

Fonte Sanità Informazione