Spot risarcimenti: dopo la RAI anche Mediaset lo sospende

La pubblicità di “Obiettivo risarcimento” è stata bloccata in attesa di chiarimenti da parte dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

domenica 30 dicembre 2018

Fonte: Kataweb

Polemiche, attacchi dei medici, appelli alla ministra alla Salute e alla fine la Rai e Mediaset hanno deciso di bloccare in attesa di chiarimenti lo spot di “Obiettivo risarcimento”, una società che fa cause di risarcimento per danni medici. Nella pubblicità in questione Enrica Bonaccorti invita i telespettatori a segnalare eventuali danni subiti nelle strutture sanitarie a “Obiettivo risarcimento”.

Nel pomeriggio del 28 dicembre, la Rai ha fatto sapere che veniva sospeso in via cautelativa lo spot. L’azienda di viale Mazzini “sottoporrà all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (Iap) per una sua opportuna valutazione lo spot pubblicitario ‘Obiettivo Risarcimento’, in onda su canali televisivi Rai dal 26 dicembre al 5 gennaio prossimo, per un totale di 42 passaggi. In attesa dell’esito della valutazione, la Rai ha deciso di sospendere in via cautelativa la messa in onda del suddetto spot”.

Un plauso all’operato della Rai arriva, via socil dalla ministra Giulia Grillo, che scrive: “Sono pienamente d’accordo con la decisione della Rai di sospendere la messa in onda dello spot sui risarcimenti per casi di malasanità di una società privata, perché banalizza e fa commercio del legittimo diritto delle persone al risarcimento del danno, mettendo in cattiva luce il lavoro infaticabile e serio di medici e professionisti della sanità ogni giorno impegnati a prendersi cura di chi ha bisogno.
I cittadini devono avere fiducia e sapere – prosegue – che in corsia e negli ambulatori si lavora con il più alto spirito di servizio, e che laddove vi siano errori o danni interviene la legge a tutelare il paziente con imparzialità. Ogni giorno registriamo aggressioni a danno di chi lavora a contatto con i pazienti e la comunicazione non può essere superficiale o colpevole di creare ulteriore allarmismo. Il ruolo dei mass media è essenziale nella nostra società e i messaggi che riguardano la salute devono essere particolarmente accurati e diffusi in maniera responsabile. In attesa dell’esito della valutazione dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (Iap), confido che anche le altre emittenti sospendano la messa in onda dello spot, che appare un’occasione sprecata per fare buona informazione, seguendo una logica puramente commerciale e di profitto.”

Stessa decisione, poche ore dopo, per quanto riguarda Mediaset che in data 30 dicembre ha comunicato “In attesa della valutazione dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, Mediaset sospende temporaneamente uno spot controverso, ‘Obiettivo Risarcimento’ relativo a temi di tutela sanitaria. La campagna è in via di sospensione a partire da oggi, domenica 30 dicembre 2018”.
“Quella pubblicità danneggia i medici”

Nel frattempo, sui social, il Prof Claudio Modini, per molti anni direttore del Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, in qualità di presidente dell’associazione H24 for People, che riunisce i professionisti dell’emergenza, ha scritto una lettera aperta a Enrica Bonaccorti, testimonial dello spot incriminato.
Cara signora Bonaccorti, vorrei rassicurarla che infermieri e medici vivono con e per i loro pazienti che, a loro volta, spesso sopravvivono grazie a loro. E’ il loro mestiere e la loro missione che vivono orgogliosamente in condizioni difficili, di giorno e di notte Natale e Capodanno compresi. Lei, penso involontariamente, alimenta un clima di sfiducia che si traduce, già oggi, in atti di violenza: ogni giorno colleghe e colleghi vengono aggrediti, insultati e picchiati. Il presidente della società che ha commissionato lo spot da lei interpretato ha definito i medici come “una casta in grado di difendersi da sola” contrapposta al paziente “soggetto debole” che merita di essere “difeso”. Difeso da noi! Una difesa appassionata condotta, come tutti potranno comprendere, senza fine di lucro! Dei nuovi Robin Hood in difesa della povera gente. Se gli operatori sanitari si vedranno costretti a vedere i pazienti che curano come dei potenziali nemici cominceranno a difendersi evitando di prendersi ogni giorno la responsabilità di decidere come oggi coraggiosamente fanno ed il SSN avrà i giorni contati a tutto vantaggio dei nuovi Robin Hood della Sanità. Cara signora Bonaccorti le auguro di passare una felice fine 2018 con l’affetto dei suoi cari e la vicinanza dei suoi amici; trovi però il tempo di pensare durante il brindisi alle decine di migliaia di operatori che comunque saranno in servizio per occuparsi di quanti avranno, in quel momento, bisogno di loro.
Cordialmente
Prof Claudio Modini
Presidente H24 For People