Mola di Bari: Nasce il centro diurno per i cittadini disabili
Può offrire assistenza fino a 30 persone. E c'è pure la casa famiglia
giovedì 28 maggio 2015

Una buona notizia per le famiglie con persone diversamente abili di Mola: non dovranno più girovagare in provincia per assicurare ai propri congiunti l'assistenza sociosanitaria e riabilitativa e il loro coinvolgimento in attività educative, formative e di integrazione. A Mola, infatti, in via De Gasperi, a due passi dal palazzo municipale, aprirà a giorni i battenti un centro diurno con casa famiglia.
La struttura è stata realizzata (con fondi regionali: un milione di euro destinati anche al nuovo asilo nido e al centro Alzheimer) nell'edificio, ora ristrutturato e messo in sicurezza, che in passato aveva dapprima ospitato un asilo nido, poi aveva accolto i volontari dell'associazione «Insieme». Il centro, che sarà al servizio degli utenti dei tre comuni dell'Ambito sociosanitario (oltre Mola, Rutigliano e Noicattaro), costituisce un polo innovativo per le politiche a favore di persone disabili e accoglierà gli utenti «al fine di assicurare loro - spiega Luigi Caccuri, dirigente dell'assessorato ai Servizi sociali - il soddisfacimento dei bisogni primari e assistenziali, nonché interventi di mantenimento e di sviluppo di specifiche abilità individuali, finalizzati allo svolgimento autonomo delle basilari attività quotidiane».
AL SERVIZIO DI 3 CITTA In via De Gasperi confluiranno anche utenti di Rutigliano e Noicattaro Tra le mission del centro c'è quella di avviare al lavoro i più giovani, attraverso le attività svolte dal centro per la formazione delle autonomie. Prevista, infatti, l'attivazione di due laboratori: uno per la lavorazione artigianale dell'argilla, l'altro per l'orticoltura. Previste anche attività educative indirizzate all'autonomia, attività espressive, psicomotorie e ludiche, culturali e di formazione. Saranno 30 i cittadini diversamente abili che potranno accedere ai servizi, mentre sono 5 le stanze della casa famiglia nella quale gli utenti potranno pernottare. Accanto a queste strutture, sarà attivato anche il servizio del «Dopo di noi» a sostegno del disabile e della sua famiglia in ogni fase della propria vita e in particolare dopo la perdita di una persona cara dalla quale il disabile stesso riceveva assistenza. Come accedere ai servizi? «L'istanza -fanno sapere dal Distretto sociosanitario numero 6 - va presentata tramite la PUA (Porta unica di accesso) alla Uvm (Unità di valutazione mul-tidimensionale) che verifica l'opportunità dell'inserimento dell'utente richiedente nella struttura».
Che sarà gestita da una cooperativa selezionata con avviso pubblico. Per molti (assistenti sociali, psicologi, operatori addetti all'assistenza, medici, infermieri, terapisti della riabilitazione, educatori e animatori) il centro aprirà anche le porte per una occupazione lavorativa