Manfredonia: «Le postazioni del 118 non possono più reggersi sul volontariato»
Disparità di trattamento tra le varie postazioni
domenica 26 gennaio 2014

Gli operatori del 118 delle postazioni di Mattinata e Manfredonia continuano a tenere alta la guardia sul problema della internalizzazione del servizio e sulla necessità di fornire ogni strumento utile per una erogazione corretta e completa del servizio.
Un mese fa avevano ribadito ai vertici dell'Asl, ai dirigenti e ai politici che "la situazione del 118 a distanza di 10 anni è diventata insostenibile dal momento che il 118 non può più reggersi sul volontariato visto e considerato che chi lavora all'interno del servizio dopo tanti anni di sacrifici, non può essere considerato 'un volontario' bensì un soccorritore che svolge la propria mansione con molta professionalità in cambio riconosciuta con i cosiddetti rimborsi spese".
"Con la partecipazione delle parti sociali -si legge in una lettera divulgata in questi giorni- gli stessi operatori hanno cercato di spiegare ai vertici aziendali che con la stipula delle nuove convenzioni è consentito alle associazioni di volontariato subentranti di poter inserire neUe postazioni 118 personale proprio che all'interno della stessa postazione non ha mai espletato nessun turno di servizio e allo stesso tempo tale personale potrà essere assunto dalla stessa associazione avendo così un contratto di lavoro a discapito di tanti volontari che hanno garantito un servizio h 24 tutti i giorni dell'anno, di domenica, Natale, Pasqua ecc.".
"Ci chiediamo perché non si internalizza l'intero servizio 118 e perché, prima di affidare le nuove convenzioni, non sono state interpellate le parti sociali? Come operatori ci sentiamo presi in giro da parte di tutta la classe dirigenziale che, sin dalla nascita della Sanità Service nel 2008, non è riuscita ancora a trasmettere segnali positivi al personale appartenente alle associazioni di volontariato riguardante il processo di internalizzazione, creando al tempo stesso sfiducia in coloro che non si rendono conto che il 118 deve essere un servizio gestito uniformemente su tutto il territorio provinciale.
Addirittura qualcuno sostiene che il 118 è un passa tempo dove si effettuano un paio di ore di volontariato ma non è così"."Chiediamo per tanto al presidente della Regione Puglia e all'assessore al ramo Elena Gentile di cercare una soluzione immediata affinché ogni operatore del 118 non debba più sentirsi diverso rispetto ai colleghi delle postazioni 118 internalizzate, facendo sì che non ci sia disparità e quindi operatori di serie A e operatori di serie B".