Regione, ai manager Asi i soldi tagliati da Vendola

Il capo della sanità Giancarlo Ruscitti, classe 1958, è stato già al vertice della sanità nella Regione Veneto dal 2006 al 2010

mercoledì 22 novembre 2017

La Repubblica Bari

Addio spending review: la riduzione del 10 per cento che fu decisa nel 2011 è stata cancellata con un voto bipartisan e il no di MSS I manager delle Asi salutano per sempre la spending review. La stagione dei tagli varata negli anni scorsi e attuata anche sugli stipendi dei direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi s ormai alle spalle. La parola fine l'ha posta il consiglio regionale, che ha approvato a maggioranza il disegno di legge riguardante le" Modifiche dell'articolo 7 comma 2 della legge regionale 1/ 2011 ". Tradotto dal burocratese: salta definitivamente la riduzione del 10 per cento dei compensi nei confronti di direttori generali, amministrativi e operatori di aziende ed enti del servizio sanitario regionale. Con una sola mossa, quindi, la giunta di Michele Emiliano restituisce ai manager sanitari ciò che nel lontano 2011 la squadra guidata dall'allora governatore Nichi Vendola aveva tolto dai loro portafogli, attraverso la manovra che fu ribattezzata" taglia stipendi". Quella manovra ridusse del 30 per cento i compensi dei vertici della sanità attraverso un primo taglio del 20 per cento con delibera di giunta e un successivo taglio del 10 per cento con legge regionale in consiglio. Oltre ai compensi dei direttori generale, che scesero a quota 11 lmila euro lordi, furono ridotti anche quelli dei direttori amministrativi e sanitari, che passarono da 123mila a 89mila euro

lordi annui. Una cifra, quest'ultima, inferiore allo stipendio annuo percepito dalle figure apicali della dirigenza medica e amministrativa, i loro sottoposti. Da qui la protesta dei manager. Ora che l'epoca della spending review schiusa per sempre, la Regione torna sui suoi passi. Già a giugno scorso la giunta guidata dal governatore Emiliano e il dipartimento Salute della Regione, che snelle mani di Giancarlo Ruscitti, aveva eliminato la prima decurtazione del 20 per cento. In questo modo lo stipendio dei dg s salito da 111 a 139mila euro lordi. Restava da cestinare l'ulteriore taglio del 10 per cento. Ed s proprio quello che ha fatto l'aula del consiglio regionale. Ora gli stipendi dei manager potranno toccare quota 154mila euro lordi (ma con i premi si arriverà fino al 70mila euro). La deroga al taglio s stata votata dal centrosinistra, ma anche dai fittiani, parte di Forza Italia e Alternativa Popolare. Contrario il leghista Andrea Caroppo. Dura opposizione, invece, dal Movimento 5 Stelle. Il consigliere di Sinistra italiana, Mino Borraccino (ancora nella maggioranza), si s astenuto