Comunicato FIMMG Puglia

FIMMG Puglia  esprime amarezza e frustrazione per la sottoscrizione da parte della Regione Puglia del documento congiunto delle regioni “Prima analisi criticità e possibili modifiche nelle relazioni SSN/MMG in particolare nella prospettiva della riforma dell’Assistenza Territoriale determinata dal PNRR” che, nel porre la questione della necessità di un nuovo modello contrattuale,  in premessa attribuisce ai Medici di Medicina Generale le responsabilità del fallimento dell’assistenza territoriale soprattutto durante le prime fasi dell’emergenza pandemica e in modo ingeneroso ritiene che “il contributo, in termini di vite umane fornito dalla Medicina Generale e sul quale il SSN riconosce il valore del sacrificio, avvenuto soprattutto durante la prima ondata della pandemia, è stato soprattutto dovuto ad un modello che non era in grado di fornire strumenti, spazi e organizzazione adeguati in termini di sicurezza e di indicazioni operative per questi professionisti”.

La scrivente OO.SS. nel riaffermare e ringraziare tutti i Medici di Medicina Generale per il loro sacrificio fino a costo della propria vita e il senso di responsabilità dimostrato per il lavoro silenzioso, in un contesto organizzativo difficile dipendente da anni di disinvestimento sul sistema salute del nostro Paese e frutto di scelte politiche da sempre denunciate dalla Medicina Generale, giudica negativamente le proposte formulate nel documento che hanno un esclusivo obiettivo di subordinare i Medici di Medicina Generale all’interno di un processo di privatizzazione dell’Assistenza Territoriale.

Chiede all’Assessore Pierluigi Lopalco di prendere le distanze da una simile impostazione politica e di avviare da subito il confronto su quello che serve davvero fare per rendere la Medicina Generale competitiva rispetto alle necessità attuali dell’Assistenza Territoriale riaffermando il modello Puglia della Medicina Generale che ha investito un processo di integrazione multidisciplinare (associazionismo complesso, personale di studio e infermiere) e che oggi ha necessità di essere stabilizzato e ulteriormente sviluppato proprio per “fornire strumenti, spazi e organizzazione adeguati in termini di sicurezza e di indicazioni operative per questi professionisti”.

Bari, 04 Ottobre 2021