Medici USCA: necessario prorogare i contratti, per non lasciare il territorio scoperto
Nella Asl Bari ci sono 61 medici in servizio presso le USCA il cui contratto scade a fine mese
domenica 06 dicembre 2020
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Bari, 6 dicembre 2020. “Nei prossimi mesi dovremo continuare a presidiare il territorio per contenere eventuali ritorni dell’epidemia e mitigarne gli effetti. Occorre quindi potenziare la medicina territoriale - dichiara Filippo Anelli, Presidente Omceo Bari - Nella Asl Bari abbiamo 61 medici attualmente in servizio presso le USCA il cui contratto scade a fine mese. È essenziale che i loro contratti vengano prorogati e che le Unità speciali di continuità assistenziale in cui operano siano potenziate con i medici che verranno assunti grazie al nuovo bando regionale. Non si può smantellare il sistema avviato e disperdere l’esperienza maturata nei mesi scorsi dai medici delle Unità Speciali, nella maggior parte dei casi giovani.”
“Durante l’estate, dopo la prima ondata, i medici delle Unità speciali hanno coperto le carenze di personale dei dipartimenti di prevenzione, per esempio per le attività di tracciamento e per i tamponi - aggiunge Anelli - Oggi le richieste di assistenza domiciliare sono tantissime e i medici USCA devono essere il braccio operativo della medicina generale. Hanno dispositivi per garantire in sicurezza l’assistenza domiciliare ai pazienti positivi, evitando il rischio che i medici di famiglia, di continuità assistenziale e i pediatri possano contagiarsi. Dopo la firma da parte del Presidente Emiliano dell’Ordinanza che prevede il coinvolgimento dei medici di famiglia e dei pediatri nelle attività di contact tracing, accertamento diagnostico e applicazione delle misure di isolamento e quarantena, è fondamentale rafforzare la medicina del territorio attraverso le USCA. I medici pugliesi hanno già pagato un tributo altissimo di vittime alla pandemia e occorre adottare un’organizzazione che tuteli la loro sicurezza.”