Ex specializzandi, transazione all’esame finale.
Aiello (NCD): «In tempi brevi si arriverà a soluzione»
martedì 11 ottobre 2016

«C’è grande soddisfazione nel vedere dove ci sta portando questo percorso laborioso che ha visto nel corso del tempo la presentazione di tre Disegni di legge che poi sono stati uniti in un testo conclusivo, a cui io e altri colleghi abbiamo posto la firma e che ha iniziato l’iter della discussione. Sono stati nominati relatori due bravissimi colleghi, il Senatore Liuzzi e Conte, e dunque siamo speranzosi che in tempi relativamente brevi si arriverà ad una conclusione della faccenda. Si tratta di una conquista non solo “tecnica”, ma anche politica, di civiltà, perché credo che il Governo e il Parlamento abbiano finalmente compreso che è necessario trovare una soluzione per almeno due motivi: il primo riguarda il risarcimento di un diritto negato ai medici che dal ’78 al 2006 avevano diritto ad una remunerazione. Il secondo è relativo alle spese che lo Stato italiano si vede costretto a sostenere [per via dei ricorsi, ndr] e che hanno raggiunto cifre considerevoli. Credo che il lavoro sinergico che il Parlamento è chiamato a fare debba portare ad una conclusione dell’iter normativo nel più breve tempo possibile, in modo da attenuare sia il disagio dei colleghi che delle casse dello Stato».
Un impegno che finalmente viene recepito dal Governo che, con l’inizio della discussione della legge di bilancio, può inserirvi anche la soluzione definitiva alla questione.
«Sono fiducioso perché quando abbiamo cominciato questo percorso anni fa gli ostacoli sono stati tanti: c’era diffidenza e anche una grande difficoltà ad arrivare all’inizio della discussione. Per questo ci sono stati malumori da parte dei medici e dei politici che hanno preso a cuore questa faccenda, interessandosi di tutte le tematiche relative al mondo della sanità. Si tratta dunque di un passo importante. Stiamo spingendo molto affinché la discussione arrivi al suo epilogo, in modo tale che possa nascere una seconda fase: quella che ci porterà a creare l’unanimità dei consensi all’interno della Commissione per arrivare all’approvazione della norma in termini deliberanti a partire dalla Commissione, prima che dell’Aula. Ora c’è da vedere qual è la posizione del Governo e della Commissione sul tema».
Tutto questo avviene proprio mentre a Napoli vengono restituiti ai medici ex specializzandi altri 18 milioni di euro.
«Ormai quotidianamente abbiamo questo tipo di notizia. La quasi totalità delle cause vengono vinte dai colleghi con enormi esborsi da parte dello Stato. Credo che debba ormai essere una convinzione comune da parte della politica che non si può più andare avanti così, anche perché si tratta di spese che gravano sulla Presidenza del Consiglio, la quale penso non debba più sentirsi disposta a spendere inutilmente così tanti soldi. Basta poco per mettere la parola fine. Basta approvare questa norma».