Pronto dal 2011 e mai entrato in funzione: il giallo del poliambulatorio di Casamassima

Anche l'assessore Gentile è scesa in campo

martedì 04 febbraio 2014

Antonello Cassano (Repubblica Bari)

LA GUARDIA medica, un piccolo pronto soccorso, una postazione 118, un ambulatorio, un consultorio, un centro prelievi, un centro per la riabilitazione. Sono solo alcuni dei reparti contenuti all'interno della Casa della salute di Casamassima, poliambulatorio realizzato all'interno dell'ex ospedale di paese. La ristrutturazione, costata 2,9 milioni di euro, si è conclusa nel 2011.

L'inaugurazione della struttura era prevista nei mesi successivi. Peccato però che siano passati ormai quasi tre anni,maquellaCasadellasalu-te è ancora chiusa. Intanto i cittadini del distretto, che comprende oltre a Casamassima anche Gioia del Colle, Sammichele di Bari e Turi, sono costretti a rivolgersi agli ospedali diBari.Acquavivaeal-cuni addirittura a Matera. E così mentre la Regione spende 12 milioni di euro per abbattere le liste d'attesa, si mantiene chiusa una struttura territoriale che potrebbe decongestionare l'afflusso di pazienti in città. I motivi della chiusura sono ancora sconosciuti.

A sollevare il caso nei giorni scorsi è stata la Uil Pensionati che in una nota inviata ali 'Asl di Bari ha denunciato il rischio di deperimento sia dell'immobile, di due piani e decine di stanze, che delle strumentazioni contenute all'interno. La vicendanonè passata inosservata neanche tra i cittadini di Casamassima che hanno costituito un comitato pubblico per chiedere l'apertura della struttura. In pochi giorni il comitato ha già raccolto oltre 300 firme.

Per trovare una soluzione è scesa in campo anche l'assessore alla Salute, Elena Gentile. Su sollecitazione della Uil e del comitato cittadino costituitosi spontaneamente, nei giorni scorsi l'assessore ha fatto visita nel centro a pochi chilometri da Bari per confrontarsi con i medici di medicina generale «senza però trovare nessun accordo», come è scritto nella nota diffusa dal sindacato. «Vogliamo sapere chi si sta opponendo - denuncia Rocco Matarozzo, segretario della Uil pensionati di Bari e Puglia-se sono i medici di medicina generale o qualcuno all'interno dell'amministrazione comunale.

Prendiamo atto dell'interesse dell'Asl di Bari ad aprire la struttura, ma anche della sua difficoltà a far sentire la sua voce e a eliminare ogni forma di opposizione. Per questo ora pensiamo di passare alle maniere forti». Domani il sindacato incontrerà il comitato cittadino. In quella sede si decideranno le azioni da intraprendere. «Chi non vuolel'aperturadella Casa della salute deve dirlo con chiarezza airesidenti di Casamassima e dei comuni vicini. Poi, a tempo debito, la gente potrà trarne le conseguenze»