Il "papà" di tutto il paese è anche medico e sindaco
Il papà e il medico di tutti a Poggiorsini, poco più di milletrecento anime sulle dolci colline della Murgia
domenica 31 luglio 2016

Su questo convincimento ha costruito la propria vita mettendo se stesso al servizio del prossimo, come padre di famiglia e come medico sempre pronto per i suoi pazienti. Due anni fa è stato anche eletto sindaco, con l'impegno di costruire qualcosa d'importante per la sua comunità. «Il bene va verso Dio, è vero amore. Più che coniugare il verbo avere dovremmo abituarci ad usare il verbo dare. Io ho impostato così la mia esistenza sin da quando ero giovane.
Mi sono laureato in medicina nel 1971. Poi seppi che a Poggiorsini erano senza il medico condotto da oltre quattro mesi e ne parlai con 1 ' allora sindaco Michele Angelastro che mi prese subito. Da allora non mi sono più mosso. La gente di qui mi ha sempre voluto bene. Ho curato tante generazioni di pazienti: nonni, mamme, zii, figli, nipoti. Ancora oggi cerco di fare solo il mio dovere. Tutti mi chiamano affettuosamente papà». Passione e spirito di dedizione. Nel settembre del ' 72 Michele Armienti si sposa con Angela Giampietro. Il primo passo di una grande famiglia.
«Vivevamo nella casa comunale che all'epoca spettava al medico condotto. Due stanze, cucina e un bagnetto. Ci bastava. Nel frattempo m'iscrissi al corso di specializzazione in anestesia e rianimazione a Verona. Avevo già due figli quando fui chiamato al servizio militare. Per quindici mesi svolsi le mansioni di ufficiale medico. Poi, ritornai a Poggiorsini». Medico a 360 gradi. Ha fatto partorire in casa tantissime mamme.
Una visita dietro l'altra, a piedi oppure in sella alla sua inseparabile bicicletta Legnano con i freni a bacchetta del '71, che tuttora funziona benissimo. C'è un ricordo che suscita in lui ancora tanta emozione. «Era l'estate del 1986. Un giovane agricoltore stava arando il podere con un trattore a cingoli che improvvisamente s'impennò travolgendolo e schiacciandogli una gamba. Quando arrivai sul posto le sue condizioni erano preoccupanti, perdeva molto sangue.
Dovetti prima rianimarlo, poi utilizzando la buona pratica medica evitai complicazioni fino al ricovero in ospedale. Oggi qual ragazzo ha 57 anni ed è un padre felice di tre figli». A proposito di figli, il dottor Armienti ne ha ben sette: Teresa, Maria Carmela, Licia, Felice, Donatella, Piera e Francesco l'unico che vive a Poggiorsini. «Io e mia moglie abbiamo fatto tanti sacrifici per crescerli ed educarli nel miglior modo possibile. Siamo molto uniti e ci vogliamo un gran bene. Sono tutti laureati, cinque sono sposati. Ho nove nipotini».
Una famiglia che si è poi allargata in seguito ad un evento particolare. «Circa vent'anni fa il giudice del Tribunale dei minori di Bari mi affidò cinque ragazzi, due maschietti e tre femminucce, di Poggiorsini, rimasti orfani dopo la morte della mamma colpita da un male incurabile. Diventai il loro tutore. Uno viveva nella propria casa, gli altri quattro in famiglie del posto seguiti anche dagli assistenti sociali. Li ho accuditi e aiutati come se fossero miei. La cosa bella è che si creò subito un rapporto affettivo con tutta la mia famiglia. A volte capitava di festeggiare il Natale insieme. Mi sembrava di avere dodici figli.
Li porto nel mio cuore, ci vediamo di tanto in tanto». Nove anni fa ha vinto il premio "Buona Medicina" dell'Ordine dei Medici di Bari. Dal 26 maggio del 2014 è sindaco, eletto in una lista civica insieme a Pd e grillini. «Me lo hanno chiesto i miei concittadini in virtù della stima e dell' amicizia reciproca che ci lega.
Poggiorsini è un paese a dimensione umana, ma che ha bisogno di essere al passo coi tempi. Mi sto battendo, insieme al sindaco di Spinazzola, affinché non venga realizzata una discarica nel sito archeologico e paesaggistico Grottelline dove ci sono importanti insediamenti e un'antica masseria dei Templari.
Sarebbe uno scempio anche a livello ambientale. Il futuro della nostra economia locale è incentrato sulla valorizzazione del comparto agroalimentare e turistico. Si possono creare nuove opportunità di lavoro. A breve riapriremo lo stabilimento di acqua minerale Fonte Orsini chiuso nel 2011». Michele Armienti compirà 70 anni il 3 ottobre prossimo e dovrà andare in pensione.
Ma lui non pone limite alla provvidenza. «Mi sono sempre impegnato per fare la volontà di Dio. Seguo l'esempio di Giovanni Paolo II e di papa Francesco. Ho avuto l'onore di conoscerli e di stringere loro la mano. A ottobre, seppur con un pizzico di amarezza, passerò ad altri il testimone di medico condotto a Poggiorsini. Ma, sarò sempre disponibile con la mia gente. Ora sento forte il desiderio di andare in Africa per curare chi ne ha bisogno, soprattutto i bambini».