Posti letto esauriti pronto soccorso in tilt; il piano del governatore
Posti letto esauriti pronto soccorso oltre ogni limite "Collasso vicino"
martedì 29 dicembre 2015

«Il lavoro - dicono gli operatori - è incessante. Sono tante le ambulanze bloccate nei pronto soccorso in attesa che si liberi qualche posto letto per trasferire il paziente di turno». A complicare la situazione sul capoluogo sono state le criti- cità di Andria. Qui nell'ospedale di secondo livello è andato in avaria l'ascensore e si sono verificati problemi sulle due tac. A questo si è aggiunta la carenza di personale in tutta l'Asl Bat. Ciò ha provocato uno spostamento di pazienti da Andria e Barletta verso gli ospedali di Bari: «Abbiamo avuto delle criticità che si sono risolte nel fine settimana - conferma Ottavio Narracci, direttore generale dell'A-sl Bat - siamo stati costretti a fare disposizioni per mandare i medici della degenza nei pronto soccorso». Policlinico, Di Venere e San Paolo, confermano ancora dal 118, sono al limite delle loro possibilità: «Anche noi operatori siamo in apnea. Incrociamo le dita in attesa del 31 dicembre e del concerto in città». C'è chi come Domenico Labate, direttore sanitario del Di Venere e capo dipartimento dei servizi direzionali dell'Asl Bari, conferma le difficoltà dell'ospedale di Carbonara: «Questo ospedale è sottodimensionato. Nonostante il blocco dei ricoveri, abbiamo esaurito anche i posti in barella».
Ora si pensa di coinvolgere più attivamente anche una struttura privata convenzionata come la Mater Dei, ma a questo punto non si escludono neanche controlli: «D'altronde è uno dei compiti dell'unità di crisi. Nei prossimi giorni cominceremo a fare ispezioni nei vari ospedali». Anche i pronto soccorso dei tre più grandi ospedali della città in questi giorni stanno affrontando un aumento dell'afflusso di pazienti. Nel reparto del Policlinico c'è attività intensa con 670 pazienti entrati dal 24 dicembre a oggi. Afflussi maggiori, rispetto ai giorni precedenti, anche nei due pronto soccorso dell'Asl barese. Non c'è però l'emergenza influenza dello scorso inverno.
È quanto conferma anche Maria Chironna, del dipartimento di Igiene del Policlinico: «Abbiamo assistito a pochissimi isola- menti. In questi ultimi giorni stanno aumentando significativamente i casi nella fascia pediatrica». Nonostante questo, però, anche le rianimazioni rischiano l'over booking. I 24 posti letto del Policlinico sono al completo. Intanto il tema della sanità continua a dominare la discussione politica e a creare tensioni nella maggioranza. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha infatti illustrato il piano di riordino ai consiglieri di maggioranza. Nessun documento è stato consegnato ai vari presenti. Il governatore ha presentato le iniziative solo a parole e ciò ha scatenato malumori. Quel che è certo è che chiuderanno gli ospedali di Fa-sano e Lucerà, mentre saranno depotenziati (perdendo molti reparti) gli ospedali di Terlizzi, Manfredonia, Trani, Gallipoli, Galatina e Scorrano. «Possiamo dire che non aumenteremo le tasse ed eviteremo la chiusura della gran parte dei 20 ospedali che potevano subire questo destino» dice il presidente che segnala maggiori criticità su Foggia e Taranto.
A proposito dei mal di pancia in maggioranza, il governatore rilancia e precisa che sarà fatto un lungo lavoro di concertazione con sindacati e organizzazioni dei medici: «Non tutti i consiglieri sono rimasti contenti. Molti si lamentano per il fatto che in passato alcuni degli ospedali sono stati destrutturati. Le decisioni di oggi in qualche maniera sono influenzate dal fatto che 3-4 anni fa qualcuno ha fatto delle scelte sbagliate che adesso determi- nano un ulteriore indebolimento degli ospedali». Ma ora all'interno della maggioranza c'è chi si prepara allo scontro. Guglielmo Minervini non va per il sottile: «È come se ci avesse messo il coltello alla gola» commenta il capogruppo di Noi a Sinistra per la Puglia. Ma anche i consiglieri per La Puglia con Emiliano lanciano avvertimenti al governatore: «Auspichiamo la massima condivisione e un ampio dibattito che tenga conto delle reali esigenze del territorio». Il governatore conferma la chiusura di Fasano e Lucerà. Malumori nella maggioranza