Taranto Registro tumori affidato a tre specialisti però precari

Tre specialisti, precari e sottopagati, con contratti a progetto che termineranno tra un mese.

sabato 12 settembre 2015

Corriere del Mezzogiorno

Tre specialisti, precari e sottopagati, con contratti a progetto che termineranno tra un mese. A loro è affidato l'imponente flusso di dati necessari a tenere aggiornato il registro tumori della città tra le più inquinate d'Italia e con record di mortalità per patologie tumorali legati all'ambiente. È il caso di Taranto emerso ieri durante un incontro scientifico per fare il punto sui traguardi raggiunti in materia di osservazione epidemiologica delle neoplasie e su quanto si sta facendo per monitorare i dati sulle neoplasie, il simposio è svolto nella sala studio della Asl era stato chiesto dal «Dipartimento tutela delle vittime di Fratelli d'Italia».

A sollevare il problema della mancanza di personale è stato il direttore della struttura complessa di Statistica epidemiologica della Asl di Taranto, Sante Minerba. «Facciamo miracoli grazie al sacrificio e all'abnegazione di tre precari il cui contratto scadrà ad ottobre; sono quasi certo che gli sarà rinnovato per un altro anno ma poi li perderemo definitivamente e ci toccherà istruire i nuovi».

La squadra del professore Minerba che nonostante la precarietà di ruolo riesce a tenere testa e in alcuni casi superare l'attività dei registri tumore di altre province, è composta da due biologhe e un tecnico informatico. «Bravissimi professionisti tutti laureati ma retribuiti come personale del comparto (non dirigenti), che firmano con contratti a progetto della durata annuale rinnovabile sino ad un massimo di tre anni», spiega Minerba che fa un appello alla Regione. «Da tempo ci hanno promesso il riconoscimento del servizio nella pianta organica della Asl che ci possa così permettere di fare i concorsi ed avere personale di ruolo»