Fimmg CA e 118 Puglia: una maggiore integrazione, per essere al centro delle politiche della medicina generale.

Le dichiarazioni di Piero Drago e Nicola Gaballo nuovi vice segretari regionali Puglia

giovedì 16 maggio 2019

Bari, 16 maggio 2019. “Credo che la composizione del nuovo esecutivo regionale manifesti una nuova attenzione verso settori come la continuità assistenziale e l’emergenza urgenza nell’ambito della medicina generale” - commenta Pietro Drago, Segretario regionale Fimmg CA, neo nominato vicario della Fimmg regionale nelle elezioni di ieri.

“In Puglia occorre lavorare al processo di integrazione funzionale, organizzativa e relazionale tra continuità assistenziale e assistenza primaria, per raggiungere la definizione di un ruolo unico nel nuovo Accordo Collettivo Nazionale. Solo così si può rispondere all’aumento ed alla variabilità delle richieste assistenziali del Territorio nello scenario sociale e demografico attuale” - aggiunge Drago

Nicola Gaballo, già Segretario regionale Fimmg Emergenza Urgenza, nominato vice della Fimmg regionale sottolinea l’importanza della difesa dello status giuridico dei medici convenzionati del 118: “Serve un nuovo Accordo integrativo regionale che riveda in modo condiviso l'organizzazione e le funzioni del 118 in Puglia, tutelando l’attuale pianta organica, nonché percorsi formativi specifici dell’emergenza affidati ai medici del settore.”
La necessità di una nuova riorganizzazione e stabilizzazione di tutta la Medicina Generale e dei vari settori che la compongono diventa inderogabile poiché in Puglia nei prossimi 10 anni andranno in pensione circa 2500 fra Medici di Famiglia e Medici di Continuità Assistenziale. Si tratta di circa il 66% dei medici di Medicina Generale. Se estendiamo l'analisi ai prossimi 13 anni, arriviamo ad una percentuale dell' 81%.
Ad andare per prima in crisi saranno innanzitutto proprio il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) e il 118.

Diventa quindi necessario, nel prossimo Accordo integrativo regionale, agire  sui meccanismi degli ottimali e massimali di tutta l’area della medicina generale per stabilizzarla e ridurre in modo razionale il fabbisogno dei medici, attraverso due misure. La prima misura riguarda la variazione del Rapporto Ottimale dell’Assistenza Primaria (ACN - Art. 33 – Rapporto Ottimale) portando l’attuale rapporto di 1 medico ogni 1000 abitanti di età superiore a 14 anni a quello di 1 medico ogni 1300 abitanti.

La seconda misura riguarda  la variazione del Massimale di Continuità Assistenziale per i medici a doppio rapporto - Assistenza Primaria e Continuità Assistenziale – intervenendo sull’art. 39 ACN (Massimale di scelte e sue limitazioni - art. 39 ACN) esclusivamente  per i medici di Assistenza Primaria appartenenti a forme di associazionismo previsto da ACN e AIR o a medici di Assistenza Primaria che richiedano la partecipazione volontaria a forme di associazionismo previste da ACN e AIR.