Focus Group sui farmaci anticoagulanti iniettivi.

Ordine dei Medici di Bari - venerdi 16 novembre 2018

martedì 13 novembre 2018

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La trombosi costituisce la causa principale delle malattie cardiovascolari (infarto miocardico, insufficienza coronarica acuta) e cerebrovascolari (ictus, attacchi ischemici transitori) e rappresenta spesso, la complicanza più importante della morte nei pazienti con tumori. Recenti progressi nella comprensione dei meccanismi fisiopatologici della trombosi hanno accompagnato, anche, lo sviluppo vertiginoso di farmaci antitrombotici capaci di ostacolare la formazione del tromboembolismo e infine, di curare la maggior parte delle trombosi in vari distretti arteriosi e venosi. Il Focus Group Regionale intende fare il punto, in particolare, sui farmaci anticoagulanti di tipo iniettivo in Puglia. La conferenza inizia con l’approfondimento delle recenti vedute sulla fisiopatogenesi della trombosi, mettendo in evidenza il ruolo che le cellule del sangue e dell’endotelio reagiscono a particolari stimoli di tipo meccanico (stasi), associati a lesioni endoteliali (di tipo infiammatorio, immunologico) attivando la coagulazione (immunotrombosi) favorendo così, la formazione di trombosi (triade di Virchow). Le eparine di origine estrattiva (da mucosa intestinale porcina) sono state, i primi anticoagulanti iniettivi studiati, anche in trial clinici, dimostrando l’efficacia e la sicurezza nella prevenzione e terapia del tromboembolismo venoso e arterioso. Più recentemente, il fondaparinux, un pentasaccaride di origine sintetica, fa riferimento al nucleo attivo dell’eparina, ma al tempo stesso, rappresenta un po’ l’evoluzione della specie, differenziandosi dalle eparine, non interagendo con altre strutture dell’organismo, né con altri farmaci, permettendo così, una maggiore e prolungata efficacia e sicurezza d’azione nella patologia trombo embolica, sin dall’inizio del trattamento. Sia le eparine, sia il fondaparinux sono stati sottoposti a vari trial clinici dimostrando efficacia sia nella profilassi e terapia nel paziente medico (nelle corsie mediche e a domicilio), sia nella prevenzione e terapia del tromboembolismo in ambiente chirurgico ed ortopedico. In più, il fondaparinux ha acquisito un ruolo unico e un’applicazione pratica corrente nel trattamento della trombosi venosa superficiale, condizione clinica molto diffusa. L’impiego esteso delle eparine nella popolazione, anche in situazioni, in cui esso è stato considerato off-label, fino a qualche tempo fa, ha ricevuto, recentemente, un approfondito riesame da parte degli organi regolatori (AIFA), in maniera che, grazie alla legge 648, essi hanno potuto assicurare il suo impiego, in particolare, nella patologie della gravidanza e in alcune situazioni di sospensione temporanea della terapia anticoagulante orale cronica (es. bridging), con farmaci antivitamina k, secondo piani terapeutici prestabiliti. Inoltre, molto di recente, sono state introdotte nella pratica clinica, delle eparine biosimilari dell’enoxaparina a basso peso molecolare, la cui applicazione ha suscitato alcune perplessità e criticismo per la mancanza, per questi preparati, di trial clinici specifici, nel campo del tromboembolismo venoso. Tutti questi dati hanno stimolato l’organizzazione di una tavola rotonda di approfondimento sugli aspetti clinici, regolatori e distributivi (su EDOTTO, con modalità PHT e DPC) nonché di appropriatezza prescrittiva di tali farmaci anticoagulanti di tipo iniettivo (dalle eparine al fondaparinux). La tavola rotonda verrà condotta da Esperti di Emostasi e Trombosi e a vari specialisti di riferimento, nonché da rappresentanti delle Istituzioni Regionali.


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