Agenas. Un milione di accessi in meno al Pronto Soccorso. Ma l'inappropriatezza sfiora l'80%
Rapporto AGENAS
mercoledì 12 giugno 2013

12 GIU - Oltre 300 milioni di euro per finanziare progetti regionali innovativi nel settore delle Cure primarie. Era questa la cifra stanziata nel Psn 2009, che assegnava proprio a questo settore il 25% dei finanziamenti complessivamente assegnati agli obiettivi prioritari.
L’obiettivo era quello dell’assistenza H24 sul territorio, che avrebbe dovuto migliorare i servizi e, in particolare, ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso.
Oggi Agenas pubblica i risultati di una ricerca condotta proprio per monitorare l’andamento dei progetti regionali realizzati con quel finanziamento, in un Quaderno monotematico della sua rivista Monitor : Assistenza h24 e riduzione degli accessi impropri al Pronto Soccorso.
Come sottolineano nell’editoriale che introduce la rivista Giovanni Bissoni e Fulvio Moirano, rispettivamente presidente e direttore dell’Agenzia, la riduzione di accessi al PS è solo un aspetto del complessivo progetto di riordino: “il riordino dell’assistenza primaria, nello sviluppare programmi di medicina d’iniziativa per il trattamento della cronicità e della non autosufficienza e nel potenziare il rapporto fiduciario tra la persona e una rete di servizi territoriali, potrà anche apportare senza escludere possibili benefici in termini di riduzione degli accessi improprio al Pronto Soccorso, seppure secondari rispetto agli obiettivi specifici dei programmi di assistenza primaria”.
L’accesso di pazienti ai Pronto Soccorso per problemi non urgenti è una costante di tutti i sistemi sanitari, essendo “attestata tra il 9% ed il 54,1% negli USA, tra il 25,5% ed il 60% in Canada, tra il 19,6% ed il 40,9% in Europa”. In Italia la variabilità di questi accessi “impropri” è significativa nelle diverse aree geografiche: se il valore medio nazionale è del 24,18%, al sud e nelle isole sale al 30,94%, al centro invece scende al 17,98%, mentre il nord registra un 23,85%.
Resta il dato complessivo, elaborato sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni al sistema informativo Emur del Ministero della salute, che nel 2012 fa registrare un milione di accessi in meno nei dipartimenti di emergenza-urgenza in Italia rispetto al 2011, passando dai 14.479.595 del 2011 ai 13.433.427 del 2012.
Un dato che appare sorprendente anche in considerazione del fatto che la situazione di crisi economica spinge i cittadini a scegliere, anche in ambito sanitario, le soluzioni meno costose e il Pronto Soccorso ha anche questa caratteristica.