Alcuni SSRI usati in gravidanza si associano a malformazioni alla nascita
Resi noti i risultati di uno studio pubblicato sul British medical journal
lunedì 13 luglio 2015

Se assunti in gravidanza, gli antidepressivi della famiglia degli inibitori della ricaptazione della serotonina (Ssri) possono associarsi a un aumentato rischio di difetti alla nascita, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul British medical journal. «Anche ammesso che l'associazione sia causale, il rischio assoluto resta comunque molto basso, e servono ulteriori studi che consentano alle gestanti e ai loro medici di prendere decisioni più informate sul trattamento con questi farmaci» spiega la prima autrice dell'articolo Jennita Reefhuis del National center on birth defects and developmental disabilities, Centers for disease control and prevention di Atlanta.
L'associazione tra uso di antidepressivi, specie Ssri, durante la gravidanza e difetti alla nascita è stato argomento di discussione negli ultimi anni, ma gli studi svolti hanno raggiunto conclusioni contrastanti. Per approfondire l'argomento i ricercatori hanno analizzato i dati dell'US National birth defects prevention study (Nbdps) su 17.952 madri di bambini con difetti alla nascita e 9.857 madri di neonati senza difetti alla nascita nati tra il 1997 e il 2009, annotando l'uso tra le gestanti di farmaci quali citalopram, escitalopram, fluoxetina, paroxetina o sertralina almeno una volta nel periodo che andava da un mese prima del concepimento al terzo mese di gravidanza.
«Dall'analisi sono state esclude le donne diabetiche oppure che avevano assunto antidepressivi diversi dagli Ssri» chiarisce l'autrice dell'articolo, precisando che la sertralina è stato l'Ssri più usato, ma che nessuna delle associazioni descritte in precedenza tra sertralina e difetti alla nascita è stata confermata. I dati raccolti confermano invece due difetti precedentemente associati al trattamento con fluoxetina: malformazioni della parete cardiaca e forma del cranio irregolare con fusione prematura di una o più suture craniche (craniosinostosi).
Confermati anche alcuni difetti alla nascita precedentemente associati al trattamento con paroxetina: malformazioni cardiache, anencefalia e difetti della parete addominale. «Questi risultati suggeriscono che alcune malformazioni alla nascita sono più frequenti tra i bambini nati da donne trattate con paroxetina o fluoxetina all'inizio della gravidanza» conclude Reefhuis.
L'associazione tra uso di antidepressivi, specie Ssri, durante la gravidanza e difetti alla nascita è stato argomento di discussione negli ultimi anni, ma gli studi svolti hanno raggiunto conclusioni contrastanti. Per approfondire l'argomento i ricercatori hanno analizzato i dati dell'US National birth defects prevention study (Nbdps) su 17.952 madri di bambini con difetti alla nascita e 9.857 madri di neonati senza difetti alla nascita nati tra il 1997 e il 2009, annotando l'uso tra le gestanti di farmaci quali citalopram, escitalopram, fluoxetina, paroxetina o sertralina almeno una volta nel periodo che andava da un mese prima del concepimento al terzo mese di gravidanza.
«Dall'analisi sono state esclude le donne diabetiche oppure che avevano assunto antidepressivi diversi dagli Ssri» chiarisce l'autrice dell'articolo, precisando che la sertralina è stato l'Ssri più usato, ma che nessuna delle associazioni descritte in precedenza tra sertralina e difetti alla nascita è stata confermata. I dati raccolti confermano invece due difetti precedentemente associati al trattamento con fluoxetina: malformazioni della parete cardiaca e forma del cranio irregolare con fusione prematura di una o più suture craniche (craniosinostosi).
Confermati anche alcuni difetti alla nascita precedentemente associati al trattamento con paroxetina: malformazioni cardiache, anencefalia e difetti della parete addominale. «Questi risultati suggeriscono che alcune malformazioni alla nascita sono più frequenti tra i bambini nati da donne trattate con paroxetina o fluoxetina all'inizio della gravidanza» conclude Reefhuis.