Il Medico di Medicina Generale e la pandemia di COVID-19
Alcuni aspetti di etica e di organizzazione - Gruppo di Lavoro Bioetica COVID-19
lunedì 01 giugno 2020
Prefazione
L’Istituto Superiore di Sanità ha competenze in ogni ambito della sanità pubblica e, quale organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, fin dai primi momenti ha avuto un ruolo cruciale in Italia per la gestione dell’emergenza causata da COVID-19.
Tutte le situazioni, spesso drammatiche, che sono state determinate dalla diffusione di COVID-19 e che l’Istituto è chiamato ad affrontare, hanno posto problemi di etica.
Il Gruppo di Lavoro Bioetica COVID-19, che per un periodo di tempo limitato si aggiunge affiancandosi alle strutture già operanti nell’Istituto per affrontare i temi di bioetica (l’Unità di Bioetica e il Comitato Etico), è incaricato di affrontare temi di etica posti da COVID-19 ad ogni livello: di individuo, di comunità familiare, di categoria professionale, di intera popolazione.
Nel Gruppo di Lavoro, che include anche numerosi componenti esterni all’Istituto, sono presenti competenze in vari ambiti della medicina clinica, in epidemiologia, in sanità pubblica, in diritto, in filosofia e in altre discipline, oltre che, ovviamente, in bioetica: la composizione garantisce un’efficace copertura dei vari ambiti disciplinari coinvolti, nonché una pluralità di prospettive.
Nelle emergenze sanitarie la cornice etica deve bilanciare il dovere di assistenza centrato sulla singola persona (cardine dell’etica clinica) con il dovere di promuovere l'uguaglianza delle persone e l'equità nella distribuzione dei rischi e dei benefici nella società (cardine dell'etica nella sanità pubblica).
In questo scenario, l’impatto che COVID-19 ha avuto sull’intera categoria professionale dei medici è evidente. La medicina ospedaliera ha subito una pressione enorme che ha costretto a riconvertire interi reparti e intere strutture per l’assistenza di persone colpite dal SARS COV-2. Tuttavia anche la Medicina Generale nel territorio ha dovuto affrontare situazioni completamente nuove e in condizioni spesso critiche.
La deontologia medica costituisce solido ancoraggio anche nelle turbolenze. La situazione, che la pandemia ha portato, ha costretto a bilanciare diversamente alcune priorità e ha imposto nuovi assetti, anche organizzativi, destinati ad estendersi nel tempo anche dopo l’emergenza. La Medicina Generale è stata investita da questi cambiamenti in modo particolarmente incisivo.
La Medicina Generale, oggetto del presente Rapporto, è una pietra miliare del Servizio Sanitario, ma non è l’unica componente. Nel Gruppo di Lavoro, infatti, sono presenti anche altri professionisti della sanità. Successivi Rapporti del Gruppo di Lavoro affronteranno alcune problematiche di etica che COVID-19 pone per tali professionalità.
Carlo Petrini