Attività fisica Quando serve l'ok del medico

Tra le donne non fa attività fisica il 44,1%- Tra gli uomini non fa attività fisica il 35,5%

domenica 13 settembre 2015

Corriere della Sera

Chi vuole iscrivere il bambino in piscina o chi intende frequentare una palestra deve chiedere il certificato al dottore? E lo sportivo della domenica deve fare l'elettrocardiogramma? Le regole da seguire in base ai diversi livelli di impegno previsti e i consigli degli esperti per non mettere a rischio la salute Negli ultimi mesi si è molto discusso sull'opportunità di rivedere i parametri di prevenzione per chi vuole svolgere attività fisica ai diversi livelli. C'è chi chiede meno rigore e chi ne vorrebbe di più. Ma per ora il rilascio del certificato di idoneità segue queste regole Gioco, palestra, sport senza correre rischi er mio figlio, di dodici anni, che praticherà judo a livello agonistico e per l'altro mio figlio cha farà i tornei di pallavolo a scuola, quali certificati medici servono? E a mia madre, che penserebbe a una ginnastica soft per la terza età, visto che è anziana, occorre un certificato che ne attesti la buona salute? Mio marito, che gioca a calcetto con gli amici tutte le domeniche, non ha mai neppure pensato a un certificato medico, ha fatto male? Magari non tutte, ma qualcuna di queste domande ve le state facendo anche a voi in questi giorni, non solo perché è tempo di buoni propositi (vita più sana, dieta e sport...), ma anche perché magari vi siete accorti che per tutta l'estate (vedi articolo a fianco) ha infuriato la polemica su elettrocardiogramma obbligatorio o no, per praticare sport.

Per rispondere tocca co- minciare da una premessa: l'attività sportiva agonistica, quella ludico-motoria e quella non agonistica sono regolamentate in modo specifico (la prima dal Decreto ministeriale del 18 febbraio 1982, le altre due dal Decreto ministeriale del 24 aprile 2013 e dall'articolo 42-bis della Legge n. 98 del 2013). E ci sono anche le Linee guida del ministero della Salute (Decreto 8 agosto 2014)- Ma vediamo, allo stato attuale delle norme, come si distinguono questi tre tipi di attività e che cosa fare in ciascuno dei casi, con la consulenza di Gianfranco Beltrami, docente di Scienze motorie Università di Parma.

Daniela Natali Il libretto In Regioni, dell'atleta e gli estremi delle visite superate. Il documento é utile per seguire l'atleta nel tempo e gli eventuali trattamenti cui si è sottoposto». Generazioni a confronto Italiani sportivi abituali (in migliaia) 11-19anni ^^ 60anniepiù 1982 1985 1988 1995 2000 2006 2013 Fonte: Ista: Corriere de la Sera L'attività ludico-motoria non richiede la visita medica Anche se la legge non lo impone, è sempre utile consultarsi con il medico sull'attività che si vuole iniziare l' attività ludico-motoria ' è quella praticata dalle persone non tesserate  con Federazioni o Enti di promozione sportiva e il suo fine è mantenere il benessere psico-fisico.

Per esempio, nuotare in piscina, giocare a tennis, a calcetto, fare ginnastica in palestra sono esempi di attività ludico-motoria amatoriale. La certificazione medica è obbligatoria? No, ma può essere utile consultarsi con il medico sull'attività che si intende intraprendere, sia per non correre rischi, sia per fornire indicazioni a un eventuale istruttore. Molte piscine o palestre, però, chiedono per l'iscrizione un certificato medico? Ci possono essere ragioni assicurative: i responsabili della struttura si vogliono tutelare. Questo però non significa che ci sia un obbligo di legge.

A quale medico eventualmente rivolgersi? Al medico di famiglia o al pediatra che conoscono l'assistito, a specialisti in Medicina dello sport e ai medici della Federazione medico sportiva italiana, in linea di principio a qualsiasi medico. Cosa attesterà il medico? Che il paziente gode di buona salute e non ha patologie in atto tali da controindicare la pratica sportiva ludico-motoria, oppure indicherà limitazioni all'attività da svolgere. Il certificato si paga? Sì e l'importo è lasciato alla valutazione del medico (dovrebbe dirlo prima al paziente).

Cuore sotto sforzo Verifiche approfondite su maratoneti e fondisti

Se non si è tesserati da una società sportiva, ma si partecipa a manifestazioni di "particolare ed elevato impegno cardiovascolare", patrocinate da società sportive, si impone una particolare attenzione clinica. Manifestazioni di questo tipo sono, per esempio, quelle podistiche di lunghezza superiore ai 20 km, «gran fondo» di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo. In questi casi, il controllo medico deve comprendere, oltre alla rilevazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno Step test o un test ergometrico con monitoraggio dell'attività cardiaca e altri eventuali accertamenti ritenuti utili e opportuni a giudizio del medico. I medici autorizzati a rilasciare questo tipo di certificato sono: gli specialisti in Medicina dello sport negli ambulatori delle Asl o in Centri privati autorizzati; i medici di medicina generale e pediatri, limitatamente ai propri assistiti. I certificati sono a pagamento e valgono un anno. Sul documento viene scritto che, sulla base della visita effettuata, dei valori di pressione arteriosa rilevati, del referto degli esami strumentali eseguiti (con indicazione della tipologia e della data dei vari test svolti), il soggetto non presenta controindicazioni in atto alla pratica di attività sportiva di particolare ed elevato impegno cardiovascolare (di cui all'art 4 del Decreto ministeriale 24/04/2013). Limiti di età Quando si è troppo giovani per legare Chi già da «piccolo» si sente un atleta e preme per iniziare un'attività agonistica deve fare i conti con l'anagrafe. Infatti, c'è un preciso limite di età per iniziare l'attività agonistica. Stabilirlo per ciascuna disciplina spetta alle Federazioni sportive nazionali e al Coni. Per esempio, per il tennis l'età minima per l'attività agonistica è 8 anni; per il calcio, l'atletica leggera e le arti marziali è 12 anni; per il ciclismo 13 anni, per il pugilato 14. Sempre in tema di bambini e ragazzi un chiarimento che servirà a molti genitori: per frequentare le ore di «educazione fisica» a scuola non è necessario alcun tipo di certificato medico: è una materia curriculare e la frequenza è obbligatoria per tutti. Semmai, il certificato medico può essere necessario per chiedere l'esonero dalle lezioni di educazione fisica, quando lo stato di salute dello studente è tale da sconsigliarne la frequenza. D.N. Agonismo solo per chi ottiene l'attestato da uno specialista Si può parlare di attività agonistica sia per i ragazzi sia per gli adulti quando pratichino uno sport in modo continuativo ed esclusivamente in forme organizzate dalle federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, e dal ministero dell'Istruzione per quanto riguarda i Giochi della Gioventù a livello nazionale. Quando un'attività viene definita di livello agonistico? La "qualificazione", anche in base ai limiti di età specifici per ogni sport, è stabilita dalla singola federazione sportiva e dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni. In questi casi è obbligatorio il certificato medico? Sì, e lo possono rilasciare soltanto i medici specialisti in Medicina dello sport, in Centri pubblici o privati accreditati. La richiesta non deve provenire dal singolo aspirante atleta, ma dalla società sportiva della quale andrà a fare parte. La richiesta al medico va presentata su un modulo regionale specifico. Come si svolge la visita ? n medico deve fare la visita garantendo lo svolgimento contemporaneo di tutti gli accertamenti clinici obbligatori: controllo dei parametri antropometrici, misurazione della pressione arteriosa, elettrocardiogramma basale e sotto sforzo, Step test, spirometria, test visivo, test delle urine, e altri esami nel caso di sport fisicamente molti impegnativi come, per esempio, il pugilato. La visita può essere comunque in- tegrata da tutti gli i accertamenti che il medico ritenesse necessari. Cosa viene scritto sul certificato? In genere il certificato dice che: la persona è ritenuta idonea per la specifica attività agonistica indicata. Va inoltre scritta la durata della certificazione: di solito un anno; per alcuni sport, come le bocce e il golf, la validità è biennale. Se l'atleta fa più attività agonistiche, avrà bisogno di distinte richieste e di separati certificati, uno per ogni disciplina. Chi paga per il certificato? Fino ai 18 anni e in caso di persone con disabilità il certificato è gratuito; negli altri casi è a carico dell'interessato (o della società sportiva). 99 Bisogna misurare, tra l'altro. peso, altezza e la pressione arteriosa, nonché eseguire Ecg, spirometria, test visivo Anche se non si è «atleti» bisogna presentare il nulla osta del dottore LM attività sportiva non * agonistica - forse quella per la quale si hanno I più dubbi a causa di quel «non» che può dar adito ad equivoci - riguarda solo tre tipi di soggetti. E precisamente: chi fa attività sportiva non curricolare organizzata però in ambito scolastico (per esempio, la corsa campestre, i tornei di pallavolo o pallacanestro tra classi e così via); chi partecipa ai giochi studenteschi a livello provinciale e regionale; chi è tesserato da una Federazione oppure da un Ente di promozione dello sport. In quest'ultima categoria rientra probabilmente il 99% delle persone coinvolte in attività sportive non agonistiche. Per l'attività non agonistica è richiesto un certificato del medico? Sì. E deve essere rilasciato da specialisti in Medicina dello sport negli ambulatori delle Asl, oppure presso i centri privati autorizzati; dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, limitatamente ai propri assistiti; dai medici della Federazione medico sportiva del Coni. Quali esami clinici sono necessari? Prima del rilascio del certifi- cato, il medico deve raccogliere l'anamnesi del paziente ed eseguire un esame obiettivo che comprenda la misurazione della pressione arteriosa. Inoltre, il medico ha l'obbligo di acquisire agli atti copia del referto di un elettrocardiogramma a riposo effettuato dal paziente almeno una volta nella vita. Se l'esame non è mai stato effettuato in precedenza è evidente che andrà fatto per l'occasione Per chi ha più di 60 anni e presenta fattori di rischio cardiovascolare, il medico prescriverà un elettrocardiogramma basale ogni anno. Va inoltre riferita la posizione ufficiale dei medici federali di tutte le Federazioni sportive italiane, che hanno suggerito a tutti i loro tesserati di sottoporsi all'elettrocardiogramma ogni anno. E se l'aspirante sportivo, a prescindere dall'età, soffre di patologie croniche già note che comportano un aumento del rischio cardiovascolare, che cosa succede? In questi casi dovrebbe essere prescritta l'esecuzione di un elettrocardiogramma basale ogni anno. Va detto, peraltro, che il medico può sempre prescrivere, a suo libero giudizio, anche altri accertamenti ed esami, in relazioni alle specifiche necessità del paziente. I certificati per l'attività non agonistica sono a pagamento? Sì, con l'eccezione di quanto previsto in poche Regioni. Nei casi di attività sportive parascolastiche - su specifica richiesta del Dirigente scolastico - e di partecipazione ai Giochi della Gioventù i certificati sono invece rilasciati gratuitamente. Va precisato che la gratuità riguarda soltanto la visita e la certificazione, mentre non riguarda l'eventuale Ecg, o qualsiasi altro esame prescritto dal medico, il cui costo è a carico del paziente. Ogni quanto tempo occorre rinnovare la certificazione di idoneità per l'attività non agonistica? Ogni anno, ovviamente a partire dalla data del rilascio. Che cosa deve scrivere il medico sul certificato che rilascia? n medico deve attestare che, sulla base della visita effettuata, nonché del referto del tracciato Ecg - e dei referti di eventuali altri controlli - la persona non presenta controindicazioni in atto alla pratica di attività sportiva non agonistica