Napolitano, Ssn scelta di civiltà. Tagli sì ma razionali
Relazione sullo stato sanitario del paese 2011
martedì 11 dicembre 2012
(Fonte Doctor News)Il servizio sanitario pubblico italiano ci ha reso «uno dei paesi più avanzati» in questo settore «bisogna non regredire, né abbandonare quella scelta che è un titolo di civiltà per il nostro paese. Ma bisogna sapere intervenire in modo puntuale, con grande attenzione selettiva», nel riformare la sanità pubblica. È questo il cuore dell'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (foto) alla presentazione della "Relazione sullo stato sanitario del paese 2011". I tagli sono inevitabili, vista la diminuzione delle risorse, ma il tutto va fatto con «capacità di innovazione e di razionalizzazione» .
Il Capo dello Stato ha iniziato il suo intervento ricordando quanto siano cambiate le condizioni economiche e quindi le possibilità di spesa dell'Italia, dal 1978 quando è stato concepito l'attuale Sistema sanitario e spiegando che il disegno della sanità pubblica «è andato anche al di là del dettato dell'articolo 32 della Costituzione, dove si dice che bisogna dare cure gratuite agli indigenti».
Una «scelta di civiltà» da non abbandonare. Per questo «la logica della spending review deve modificare meccanismi che provocano spese abnormi e a volte creano anche degenerazioni corruttive». Il Presidente si è anche soffermato su due capitoli importanti della sanità: il sistema privato per il quale «servono regole più severe e controlli più oculati di quanto non si sia fatto per lungo tempo» e le possibilità economiche dei cittadini. «Chi ha maggiore po ssibilità di contribuzione» dovrebbe pagare di più tenendo conto della «sua effettiva capacità di reddito».
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