Liste di attesa: una task force non basta.

Serve governare la domanda sul territorio

domenica 07 giugno 2020

Bari, 7 giugno 2020. “Non basta una task force medica con attività intramoenia h24 per recuperare l’arretrato delle visite sospese a causa del Covid-19” - commenta Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia, in risposta alla proposta del consigliere Fabiano Amati - “ampliare l’offerta di prestazioni da solo non è sufficiente. Occorre anche governare la domanda sul territorio, attraverso una strategia complessiva che pianifichi nel tempo la domanda di prestazioni”.

Per governare la domanda, la nostra regione potrà partire in vantaggio se punterà sul Care Puglia 3.0, un modello di assistenza territoriale flessibile, tutto sviluppato all’interno del sistema sanitario pubblico, che consente ai pazienti cronici di ricevere cure personalizzate, anche a domicilio, e di rispondere quindi meglio ai loro bisogni di salute. La Puglia è infatti l'unica regione che ha avuto il coraggio di scommettere sull'integrazione tra professionisti sanitari all'interno degli studi dei medici di medicina generale, con la responsabilità della presa in carico nei mini team degli studi di medicina generale con la loro struttura organizzativa.

Dato che i malati cronici rappresentano il 40% della popolazione pugliese e rappresentano l’80% della spesa sanitaria, una corretta gestione della cronicità sul territorio può consentire di alleggerire la domanda di assistenza per le terapie meno complesse all’interno delle strutture ospedaliere, oltre che di comprimere la spesa per la cronicità e dirottare le risorse risparmiate per potenziare altri servizi.

“Occorre sviluppare un piano strategico per erogare i servizi a scala di complessità, attraverso lo sviluppo di piani assistenziali individuali, l’erogazione di prestazioni all’interno degli studi di medicina generale e l’integrazione con servizi di telemedicina - aggiunge Nicola Calabrese, Vice-segretario nazionale Fimmg - “Ci vuole più personale e più risorse sul territorio, nonché un’integrazione tra i diversi livelli del sistema sanitario regionale, per semplificare tutto ciò che può essere semplificato. Per esempio, il rinnovo di un piano terapeutico può avvenire anche in teleconsulto.”

“La medicina generale gioca un ruolo strategico sul territorio per il governo della domanda e quindi per l’efficienza complessiva del sistema e anche delle prestazioni specialistiche - conclude Monopoli - “per questo invitiamo la Regione a convocare tutti gli attori del sistema per sviluppare un piano strategico capace di migliorare nel complesso l’offerta di prestazioni del SSR”.