Nuove linee guida OMS per il trattamento di clamidia, gonorrea e sifilide

La rivalutazione è legata alla crescente minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici

venerdì 09 settembre 2016

AIFA: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emesso nuove Linee guida per il trattamento di tre infezioni sessualmente trasmissibili (IST), la clamidia, la gonorrea e la sifilide. L’aggiornamento si è reso necessario per la crescente minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici. Si tratta infatti di infezioni di origine batterica generalmente curabili con antibiotici, ma proprio in ragione dell’uso improprio e dell’abuso di questi farmaci, risultano sempre più resistenti ai trattamenti.

Si stima che, annualmente, 131 milioni di persone contraggano la clamidia, 78 milioni la gonorrea e 5,6 milioni la sifilide. La resistenza di queste IST all’effetto degli antibiotici è aumentata rapidamente negli ultimi anni, riducendo le opzioni di trattamento. Se non diagnosticate e non trattate, queste malattie possono portare a gravi complicazioni e a problemi di salute a lungo termine, diventando causa di infiammazioni pelviche, aborti spontanei, nascite pretermine e infertilità maschile e femminile, con l’aumento di due o tre volte del rischio di contrarre l’HIV.

Di queste tre malattie, la gonorrea è quella che ha sviluppato la resistenza agli antibiotici più forte. Sono già stati individuati, infatti, ceppi di gonorrea multi-resistenti che non rispondono ad alcuno degli antibiotici disponibili. Anche nel trattamento della clamidia e della sifilide è diffuso, per quanto meno comune, il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, che rende critica la prevenzione e il trattamento immediato.

Le nuove raccomandazioni si basano sulle più recenti evidenze disponibili sui trattamenti più efficaci per queste tre infezioni. Per la gonorrea, in particolare, le nuove linee guida dell’Oms sconsigliano l’uso di chinoloni, una classe di antibiotici caratterizzata da alti livelli di resistenza. Per curare la sifilide, invece, si raccomanda una singola dose di penicillina benzatina iniettata in muscolo, che risulta più efficace e più economica degli antibiotici orali.

“Le nuove linee guida dell’OMS - afferma Ian Askew, Direttore della salute riproduttiva dell’OMS - rafforzano la necessità di trattare queste malattie con l’antibiotico giusto, al giusto dosaggio e al momento opportuno, per ridurre la loro diffusione e migliorare la salute sessuale e riproduttiva. Per fare questo, i servizi sanitari nazionali devono monitorare i modelli di resistenza agli antibiotici per queste infezioni nei loro paesi”.

L’OMS esorta i paesi affinché inizino immediatamente ad utilizzare le linee guida aggiornate, come raccomandato nella “Strategia globale del settore sanitario per le infezioni sessualmente trasmissibili (2016-2021)” approvata dai governi in occasione dell’ultima Assemblea mondiale della sanità. Le nuove linee guida, infine, sono allineate con il “Piano d’azione globale sulla resistenza antimicrobica” adottato lo scorso anno sempre nel corso dell’Assemblea mondiale della sanità.

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