Catania "Sono un medico iperprescrittore"

Intervista a Nino Rizzo a cui è stata notificata dall’Asp di Catania una richiesta di rimborso di quasi mille euro

mercoledì 20 novembre 2013

“Il monitoraggio delle prescrizioni ha riscontrato che il numero totale di confezioni prescritte dalla S.V. in eccedenza nell’anno 2012 è stato di 54 confezioni per cui l’importo da addebitare è di Euro 975,59”. E’ scritto così nella lettera che Nino Rizzo, cosiccome un centinaio di altri medici di famiglia catanesi, si è visto recapitare dall’Azienda sanitaria provinciale che ritiene eccessivo il numero di farmaci gastroprotettori che sono stati prescritti ai propri assistiti.

Perché è stato giudicato un medico iperprescrittore?
"Perché, per esempio, non è stato considerato che il più delle volte non siamo noi medici di famiglia a cambiare il farmaco ma gli specialisti, di conseguenza il paziente torna da noi e vuole prescritti altri farmaci interrompendo la terapia precedente. E poi è forse meglio essere ipoprescrittori come tanti colleghi che applicano un altro tipo di medicina difensiva, lesinando farmaci ed esami diagnostici?".

Come sarà possibile superare questa conflittualità?
"Ho delle proposte concrete. Innanzitutto annullare questi ingiusti addebiti, poi costituire un tavolo tecnico aziendale che emetta linee guida chiare ed esplicite. Che impedisca, tanto per intenderci, che un medico debba leggere 12 pagine di note Aifa prima di potere prescrivere delle statine (farmaci contro il colesterolo, ndr) o non possa prescrivere due cosiddetti inibitori di pompa al giorno come gastroprotettori. Poi che venga effettuato un monitoraggio della spesa sanitaria aziendale comprensibile a tutti e non gli attuali report che restano di difficile interpretazione. Infine che l’Ordine dei medici, di cui io stesso faccio parte come consigliere, promuova una commissione ad hoc per l’appropriatezza prescrittiva".

Ma abbiamo anche chiesto al firmatario delle lettere di addebito ai medici di famiglia Franco Luca, coordinatore sanitario di area territoriale dell’Asp, come risolvere la questione che contrappone l’azienda ai sanitari. “Una volta tutti i debiti delle Usl venivano appianati dalla Regione a consuntivo – spiega Luca – oggi non è più così e dobbiamo fare i conti con una sanità che deve continuare a dare livelli di assistenza adeguati ma non può permettersi sprechi. Questo è un discorso che abbiamo voluto aprire con i medici di famiglia senza eccessivo rumore e convocare conferenze stampa perché vada risolto con soddisfazione di tutti. Non è colpa nostra se adesso i medici si sono sentiti additati come iperprescrittori”.