Polmonite, pubblicate le nuove linee guida per la gestione dell'empiema
«L'empiema è un'antica patologia che continua a essere un importante problema clinico»
venerdì 28 aprile 2017
DOCTOR 33Sul Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery sono state pubblicate le nuove linee guida per la gestione dell'empiema sviluppate della American Association for Thoracic Surgery. «L'empiema è un'antica patologia che continua a essere un importante problema clinico» afferma Robert Shen, del Department of Surgery al Mayo Clinic College of Medicine di Rochester, a capo del gruppo di studio. «Nonostante l'uso diffuso di antibiotici e la disponibilità di vaccini per lo pneumococco, l'empiema rimane la complicanza più comune della polmonite e una causa importante di morbilità e mortalità in tutto il mondo» afferma. L'empiema viene quasi sempre preceduto da polmonite batterica e successivo versamento parapneumonico; altre cause includono carcinoma broncogeno, rottura esofagea, trauma toracico da schiacciamento o penetrante, mediastinite con estensione pleurica, cisti congenite infette delle vie aerea e dell'esofago, estensione dovuta a cause al di sotto del diaframma, e Infezioni toraciche cervicale della colonna vertebrale, nonché eziologie post-chirurgiche. Le linee guida riferiscono che ogni volta che la polmonite non risponde agli antibiotici, i medici devono verificare se il paziente ha un versamento pleurico e per stabilire una diagnosi di empiema devono considerare la presenza di pus o infezione gram-positiva; il paziente deve essere quindi trattato con toracostomia con tubo e successivamente intervento chirurgico quando appropriato.
Gli autori a questo proposito sottolineano che la toracostomia con tubo deve essere eseguita con sospetta infezione dello spazio pleurico e un pH pleurico inferiore a 7,2, e può sempre essere seguita da un intervento chirurgico se necessario. Nei pazienti con empiema acquisito in comunità si raccomanda una terapia parenterale con cefalosporina di seconda o terza generazione associata a metronidazolo o aminopenicillina per via parenterale associata a un inibitore della beta-lattamasi . Il trattamento antibiotico deve inoltre includere farmaci attivi contro Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa resistenti alla meticillina nei pazienti che presentano un empiema acquisito in ospedale o in seguito a una procedura chirurgica. Nell'empiema acuto di fase II, invece, la prima linea di trattamento deve essere riservata alla chirurgia toracoscopica video assistita (VATS). La rassegna delle linee guida si conclude con raccomandazioni particolari per i pazienti pediatrici.
J Thorac Cardiovasc Surg. 2017. doi: 10.1016/j.jtcvs.2017.01.030 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28274565