Bristol Myers Squibb: taglio di 260 dipendenti in Italia
Sole24ore Sanità: La condizione di "esubero strutturale", così come viene definita, riguarda anche 224 informatori scientifici del farmaco
martedì 29 gennaio 2013

Sono 260, tra impiegati e quadri, i dipendenti della Divisione
farmaceutici nei cui confronti il gruppo americano Bristol-Myers Squibb
avvierà una procedura di licenziamento collettivo in Italia.
La
condizione di "esubero strutturale", così come viene definita, riguarda
224 informatori scientifici del farmaco, 22 posizioni di "area manager" e sales manager, e 14 dedicate ad alcuni servizi di supporto all'informazione scientifica del farmaco e della sede di Roma, ritenuti
non più funzionali alla strategia aziendale.
La comunicazione ufficiale è stata inviata il 18 gennaio scorso da
Unindustria a sindacati e uffici regionali competenti. Tre le «macroaree
problematiche» alla base della decisione sulla sede di Roma:
innanzitutto «la situazione economico-finanziaria della Società
nell'ambito dell'attuale contesto di criticità che ha interessato il
territorio italiano negli ultimi 2 anni». Peserebbero inoltre «le
specifiche azioni intraprese dai Governi e dall'Autorità Regolatoria che
si sono succeduti in Italia nel tempo, circa le limitazioni e le
tempistiche di inserimento di nuovi farmaci nei prontuari nazionali,
nonché in tema di contenimento della spesa sanitaria".
Il terzo
fattore è «l'impatto» della «rivisitazione a livello mondiale di alcuni
accordi di cooperazione commerciale» - il termine (a fine 2012) della
partnership con la francese Sanofi per la copromozione
dell'antipertensivo irbesartan e dell'anticoagulante clopidogrel, e la
decisione di terminare dal 1 aprile 2013 ogni attività di promozione
attiva sull'antipsicotico della giapponese Otsuka - nonché «la scadenza
dell'esclusività brevettuale di farmaci di punta della Società».
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