Anelli: Non può essere l’economia il criterio principale per gestire la pandemia

Intervento del Presidente FNOMCeO a Radioinblu

mercoledì 19 gennaio 2022

Valutare l’opportunità di confrontare i dati sull’andamento dell’epidemia settimana per settimana, anziché giornalmente. A chiederlo, il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, intervistato questa mattina da Chiara Placenti per Buongiorno in blu 2000, la trasmissione quotidiana di Radio in blu. Qui il podcast:  https://www.radioinblu.it/streaming/?vid=0_6fhrjo1m

Ad aprire la puntata, un focus sulle richieste avanzate dalle Regioni per gestire la pandemia, tra cui quella di far lavorare in corsia i medici, anche se positivi al Covid. “Una proposta non proprio da persone responsabili” la ha definita Anelli, che ha spiegato: “Tutti noi vorremmo essere seguiti da un medico non positivo; questa ipotesi determina uno stato di insicurezza nei confronti della popolazione e dei colleghi”.

“A questo punto salta il sistema – ha ribadito Anelli-. La stessa legge sulle vaccinazioni è legata all’assunto che all’interno degli ospedali i medici dovessero essere sempre nelle migliori condizioni di salute. In questo momento, in cui la curva dei contagi ha raggiunto il picco e sta iniziando la discesa, le misure di contenimento vanno invece mantenute: è importante l’economia ma è più importante la salute”.

Anche l’idea di destinare i medici positivi solo ai reparti Covid lascia Anelli perplesso: “Sul piano organizzativo non è così semplice – ha commentato – Immagini un medico che deve andare in un reparto dove non ha mai lavorato, e deve rimanerci solo per i pochi giorni della positività. E poi bisogna garantire ambienti sicuri e prestazioni sicure”.

E neppure la proposta di conteggiare diversamente i pazienti positivi al Covid ricoverati negli ospedali per altri motivi convince Anelli.

“È un problema più teorico che pratico – ha affermato –; non è detto che non sviluppino la malattia, vanno comunque messi in sorveglianza e, se insorgono i sintomi, vanno trattati. Non si possono trovare escamotage per evitare i cambi di colore”.

“Occorre invece un sistema più flessibile  - ha concluso -, che si adatti alla curva dei contagi modulando di conseguenza le restrizioni. Se abbassiamo l’entità del picco allenteremo la pressione sugli ospedali e sul territorio. Non può essere l’economia il meccanismo per regolare l’andamento del Covid”.